«Sei anni di riunioni, un dossier di migliaia di pagine, quintali di verbali, patti e accordi raggiunti in interlocuzioni fiume, e in cui tutti i protagonisti di questa vicenda a vario titolo avrebbero potuto sollevare eccezioni, osservazioni e dubbi. Oggi la decisione di trasferire l’incartamento ILVA nelle mani dell’Autorità Anticorruzione e l’intera economia della città rimane ancora una volta sospesa.» Paolo Campagna, presidente di ANCE Confindustria, affida alla stampa il suo pensiero circa il passaggio all’ANAC di tutta la discussione riguardante la cessione dell’ILVA alla cordata guidata da Arcelor-Mittal.
«Abbiamo ascoltato le dichiarazioni del Ministro Di Maio e letto le esternazioni del presidente della Regione Puglia, Emiliano, e ci chiediamo ora dove questa “opacità” millantata ci porterà ed in che tempi, visto l’intervento nella vicenda di un ulteriore soggetto istituzionale che sappiamo tutti non distinguersi per tempestività e celerità. C’è non solo Ilva ma una intera economia che si trova per l’ennesima volta a trattenere il respiro, guardando prima a luglio, ora a settembre, senza capire questa volta le ragioni di questa perdurante apnea.
Per tale ragione come ANCE e come Sistema Edilizia, ci uniamo alla invocazione del Sindaco e chiediamo al Vice Presidente del Consiglio e Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro – conclude il presidente degli edili tarantini – parole chiare e definitive che ci facciano capire finalmente come e quando si tornerà a decidere.»