«E’ un concreto segnale di apertura alle esigenze del settore edile della nostra provincia che attendavamo. Un’attenzione al sistema di piccole e medie imprese esecutrici che rischia altrimenti di non prendere parte alla stagione di appalti pubblici che grazie al CIS si aprirà. Questa stessa attenzione, sia ora confermata anche nei prossimi affidamenti di opere, a partire dal nuovo ospedale.» Paolo Campagna, presidente dell’ANCE Taranto, giudica positivamente l’intento di suddividere in lotti per le opere che riguarderanno la riqualificazione del quartiere Tamburi, annunciate oggi dall’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Taranto, Aurelio Di Paola.
«E’ una attenzione inedita verso le imprese del territorio – spiega – che consentirà alle piccole e medie imprese del territorio di partecipare alle gare d’appalto che riguarderanno le opere e le bonifiche da eseguire con i 40milioni di euro di fondi nazionali e regionali a disposizione nel CIS.
Sappiamo che il Comune di Taranto, nella sua qualità di primario centro di spesa per l’infrastrutturazione urbana e territoriale, rappresenta una fondamentale stazione appaltante e siamo lieti che, attraverso la ripresa tanto auspicata di un ruolo attivo e propositivo anche in questo ambito, si potrà finalmente sostenere un più ampio protagonismo del territorio, come peraltro evocato dalle stesse organizzazioni sindacali.
E’ lo stesso art. 9 del CIS ad invocare la giusta attenzione a PMI e maestranze del territorio, proprio al fine di evitare che le opere si facciano senza quelle ricadute produttive ed occupazionali tanto attese. Abbiamo portato all’attenzione di tutto il Tavolo Istituzionale alcune proposte per tradurre gli intendimenti in fatti concreti: suddivisione in lotti, criteri premiali per la presenza di PMI nei raggruppamenti concorrenti, buone prassi nazionali.
Si tratta ora di proseguire su questa strada, a partire proprio dalla costruzione del nuovo Ospedale San Cataldo – dice Campagna – un’opera dal rilevante quadro economico, perché è solo questo il modo per tenere insieme gli obiettivi pubblici di ammodernamento e qualificazione del territorio con quelli di sostegno e rilancio di un settore, quello delle costruzioni, di primaria importanza per tutta l’economia provinciale.»