La Wide Comunication ha diffuso un comunicato stampa in risposta alla denuncia del sindacato SLC CGIL relativa alle condizioni di lavoro in un call center di Grottaglie.
«La Wide Comunication, in persona del suo amministratore p.t, a seguito della campagna denigratoria dell’ultima settimana ad opera di un delegato sindacale della SLC – CGIL, precisa quanto in appresso.
La società negli ultimi mesi si è occupata di fissare appuntamenti per la propria rete di vendita di prodotti di telefonia. Pertanto ha usufruito della collaborazione occasionale di alcuni soggetti che hanno provveduto a contattare i clienti finali presso i quali si recavano i propri agenti, al fine di descrivere le promozioni prospettate.
Sta di fatto che alcuni soggetti ,che si occupavano del primo contatto, non erano dipendenti della Wide Comunication atteso che gestivano tale attività autonomamente ed anche fuori dai locali della società promuovendo i prodotti di telefonia addirittura su social network.
È necessario precisare che la Wide Comunication non ha mai prospettato alcuna possibilità lavorativa o attività diversa da quelle poste in essere.
La Wide Comunication S.r.l. precisa, altresì, che l’ambiente di lavoro ed i rapporti instaurati fra le varie figure lavorative, sia autonome che subordinate, all’interno dei locali della società non era assolutamente vessatorio e che mai alcun soggetto è stato “maltrattato”.
Peraltro per quanto è a conoscenza della società scrivente i collaboratori della Wide Comunication S.r.l. avevano instaurato rapporti addirittura di amicizia frequentandosi anche all’esterno dei locali della società e partecipando reciprocamente addirittura ad eventi festivi familiari.
Tanto premesso, in considerazione della campagna diffamatoria operata nei confronti della Wide Comunication, il sottoscritto amministratore si vede costretto a segnalare quanto accaduto alla Procura della Repubblica competente, atteso che i fatti e le circostanze raccontate nei giorni scorsi non corrispondono alla realtà di quanto accaduto.
Le dichiarazioni mendaci riportate dal sindacato SLC-CGIL sono rese sulla base di racconti fantasiosi di soggetti che avevano ambizioni lavorative irrealizzabili.
Invero l’attività non ha portato guadagni che consentissero una crescita né della società né dei collaboratori anche a causa dei danni arrecati da tali soggetti.
Si precisa altresì che le dichiarazioni riportate sulla stampa locale e provinciale, sui blog e sui social network non sono confortate da alcun accertamento delle Autorità.
Per i comportamenti illeciti posti in essere la società ha conferito mandato al proprio legale di fiducia, Avv. Caterina Argese, per porre in essere tutte le azioni civili e penali del caso.»