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«I risultati del Concorso di idee per la città vecchia sono l’occasione irripetibile di cambiare definitivamente il destino di uno dei patrimoni storici e architettonici più importanti di Taranto. Si liberi ora quel potenziale di idee, progetti e visioni sull’isola e lo si capitalizzi attuando da subito un adeguato programma di partecipazione anche delle competenze territoriali.» Così il presidente dell’ANCE Taranto, Paolo Campagna a commento della giornata di ieri che ha visto la proclamazione delle proposte sulla riqualificazione della città vecchia giunte a Invitalia nell’ambito dell’impegno assunto sul quartiere dal Governo con il CIS. Progetti passati al vaglio di una Commissione di esperti in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e l’Istituto Nazionale di Urbanistica.

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«Si tratta di risposte precise ai bisogni di quella porzione di città – dice Campagna – Un lavoro immane che ora non può rimanere relegato in qualche cassetto del Comune ma va reso fertilizzante indispensabile per la rigenerazione e riqualificazione non solo della città vecchia ma di tutta la Taranto da fare, da ricostruire sia nell’immagine sia nella proiezione del suo modello di sviluppo.
L’ANCE a tal proposito si era già espressa auspicando il coinvolgimento del sistema edilizio tarantino nella fase delicatissima che ora riguarderà il Comune di Taranto.

Quel capitale di studio, analisi e progettazione ora sarà nelle mani di Taranto – continua il presidente di ANCE Taranto – e in particolar modo toccherà al Comune definire al più presto un piano di interventi realizzabile e finanziabile da subito. Per questo serve la competenza di chi opera in quel campo e seguendo la geografia degli interventi disegnati sulla città vecchia da importanti architetti, studiosi e urbanisti, sappia ad esempio individuare anche la traccia comune di quella progettazione e il piano delle priorità. Una base di lavoro che dall’idea si tramuti al più presto in realtà e non nell’ennesimo miraggio.
L’ANCE sprona il Comune di Taranto a far presto e bene.

Dopo il controllo di legittimità del RUP di Invitalia la palla passerà a noi – conclude Campagna – e questa volta si dia prova di coesione, determinazione e volontà. Abbiamo l’occasione per smettere di piangerci addosso e fare la cosa giusta per la città vecchia e per le generazioni future.

La rete delle competenze territoriali – imprenditoriali, professionali e sociali – è pronta per cogliere la sfida della restituzione alla città del suo patrimonio identitario

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