«L’accorpamento della Camera di Commercio di Taranto con quella di Brindisi, prevista dal governo nazionale, produrrà un taglio del 25 per cento dei posti di lavoro, nel solo capoluogo ionico si parla di almeno 15 persone a rischio.» lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro alla Camera.
«Una pessima notizia – prosegue la parlamentare ionica – che ha comprensibilmente messo in subbuglio i sindacati dei lavoratori. La Funzione pubblica, che partecipa al tavolo per l’esame del provvedimento, non si espone, affermando solamente che il decreto chiederà ad Unioncamere di gestire la razionalizzazione in maniera equilibrata e che il riordino avverrà sei mesi dopo l’approvazione. Ma quando equilibrio fa rima con esuberi credo ci sia poco da stare tranquilli
Altro aspetto allarmante riguarda i servizi offerti alle imprese, che con la riforma sarebbero in parte ridotti – prosegue Labriola, a partire dal sostegno all’internazionalizzazione e alla promozione del territorio, dal supporto alle PMI per l’accesso al credito tramite il sistema Confidi, fino ai corsi di formazione alla nuova imprenditoria e imprenditoria femminile e al supporto alle imprese per l’innovazione e la digitalizzazione, solo per citarne alcuni. Tutto questo rischia di danneggiare enormemente un sistema produttivo già fragile, che necessita invece di sostegno concreto.
Il governo Renzi – conclude l’On. Labriola -riveda le proprie intenzioni e faccia marcia indietro per evitare il peggio».