«Considero le minacce subite da Andrea Lumino, che in piena sintonia con la mission del sindacato, chiede rispetto sulle condizioni di lavoro in un settore quale quello dei call center, la cartina di tornasole dell’imbarbarimento di un mercato spesso in mano a interessi forti che non gradiscono che si faccia luce su alcuni aspetti e di certo non digeriscono l’interferenza scomoda dei rappresentanti sindacali.» A dichiararlo è Giuseppe Massafra, Segretario Generale CGIL Taranto.
«La nostra battaglia sui diritti – afferma Massafra, che in questi giorni ci vede impegnati anche nelle assemblee per la Carta Universale dei Diritti dei lavoratori, ci porta pertanto nuovamente al fianco di Andrea e della SLC CGIL che con le loro denunce, dai call center che si avvalgono di manodopera irregolare e sottopagata, ai call center che delocalizzano il servizio, anche in presenza di commesse pubbliche (come nel caso del servizio di riscossione crediti che il Comune di Taranto affida in sub appalto a Poste Italiane, che a sua volta delocalizzazione in Albania), alzano il velo al di sotto del quale si nascondono condizioni di grave sfruttamento e irregolarità diffuse ai danni di lavoratori e pesanti interessi economici.
Il sindacato continuerà a battersi per rivendicare migliori condizioni di coloro che lavorano, in tutti i settori e continuerà a contrastare ogni forma di illegalità che si avvale del ricatto lavorativo per perseguire interessi particolari.
Le minacce e gli “avvertimenti” che hanno riguardato Andrea Lumino – ribadisce il Segretario Generale CGIL – riguardano tutti noi e pertanto non fanno altro che convogliare tutta la forza della confederazione verso un fenomeno che attenzioneremo sempre di più, evitando il pericolo di un caso isolato o archiviabile.
Su questo confermiamo tutto il nostro impegno riservandoci di approfondire ancora meglio tutte le questioni e gli interessi in campo.»