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«Le nuove regole per la determinazione dell’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente hanno pesanti e assurde ricadute sulle persone con disabilità. Prima della prossima dichiarazione dei redditi si ripristini il precedente impianto di calcolo». Lo chiede il senatore Dario Stefàno in una interrogazione scritta al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia.

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«Alla luce di tre diverse sentenze del Tar Lazio – spiega Stefàno – è doveroso correggere il tiro e rimediare a quella che è un’evidente ingiustizia: nel computo dell’indicatore infatti non vanno inclusi i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, incluse carte di debito, percepiti da amministrazioni pubbliche alle famiglie con persone affette da disabilità. Per cui pensioni, assegni ed indennità concesse per minorazioni civili, assegni sociali, indennità per invalidità sul lavoro, assegni di cura, contributi per la vita indipendente non devono essere sommati ai redditi veri e propri imponibili IRPEF.

Delle due l’una – conclude Stefàno – o il governo si ostina in maniera improvvida e dunque decide di impugnare le tre sentenze del Tar Lazio, oppure provveda subito a emanare, prima della prossima dichiarazione dei redditi, un decreto che ripristini il precedente impianto di calcolo dell’ISEE che, come sappiamo, sta generando gravi preoccupazioni anche tra gli studenti universitari e di conseguenza per le loro famiglie

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