Spesso i tifosi del calcio conquistano gli onori della cronaca per episodi violenti e contestazioni aggressive, giova però ricordare che a conquistare le telecamere sono quasi sempre sparuti gruppi di teppisti violenti, che nel calcio e nello sport in genere trovano poco più che una scusa per sfogare la loro indole violenta, mentre nella maggior parte dei casi chi vive la passione del calcio partecipa con entusiasmo alle vicissitudini della squadra del cuore, ma sempre rispettando le regole del buon vivere civile.
La Ars et Labor Grottaglie, dopo una serie di prestazioni esaltante, sta affrontando un periodo negativo; la vittoria manca da un mese e cali fisici e mentali della squadra hanno compromesso risultati e classifica. I motivi sono tanti e sarebbe facile elencarli: preparazione partita in ritardo, rosa di atleti non completamente all’altezza degli avversari da affrontare, situazione societaria che continua ad avere non poche incertezze, sono solo alcuni di questi.
Di fatto però, elencati i problemi occorre trovare una soluzione ed è proprio per sollecitare uno scatto d’orgoglio di squadra e società e per esprimere tutto il loro disappunto che i tifosi del social club “I Grottagliesi” hanno deciso di adottare una forma di protesta civile ma significativa.
«I Grottagliesi – scrivono in una nota ufficiale i tifosi biancoazzurri – comunicano che, tenuto conto dei pessimi risultati della squadra, ma soprattutto delle deludenti prestazioni in campo dovute alla mancanza di carattere mostrata da coloro che indossano la gloriosa maglia dell’Ars Et Labor Grottaglie, annullano lo scambio di auguri con la squadra fissato per martedì 23 dicembre presso il Social Club sito in via Mafalda di Savoia n.65, sperando che la società (ove ce ne fosse ancora una) prenda seri provvedimenti verso i propri tesserati!!!! Porgiamo i nostri più carri auguri di Buon Natale e Buon Anno a tutti i tifosi biancazzurri»
Una protesta civile ma significativa abbiamo detto, nessun coro oltraggioso, nessuno striscione offensivo, nessuna violenza; solo l’espressione di una amarezza che condanna non tanto la mancanza di risultati, quanto la mancanza di impegno nel tentare di raggiungerli.
Che i tifosi grottagliesi, come tutti i veri tifosi d’altronde, rimangano “attaccati alla maglia” in tempi di vittorie ma anche e soprattutto in tempi di sconfitta, lo dimostra invece il fatto che in occasione della partita di beneficenza tra una rappresentanza del torneo “Teste di Calcio” e il Grottaglie Calcio, i tifosi del social club “I Grottagliesi “hanno donato 100 Euro per l`acquisto della maglia n° 5 del capitano Mimmo Camassa, indossata nella sfortunata finale di Coppa Italia contro la Pievigina, maglia firmata da tutti coloro che fecero la storia del glorioso Ars et Labor Grottaglie.
L’evento aveva lo scopo di raccogliere fondi da destinare alla associazione “Vite da Colorare”, che si occupa dell’assistenza di pazienti con malattie rare e neurologiche gravi, ennesimo esempio di come la passione per lo sport possa e debba andare a braccetto con l’impegno civile e l’attenzione alla società.