Termina oggi è il carnevale.
Il Martedì grasso è una festa che rappresenta la fine della settimana dei sette giorni grassi (carnevale). Questo periodo durante il quale si festeggia, precede il mercoledì delle ceneri che segna l’inizio della Quaresima ed è anche per questo che molte persone si recano in chiesa a confessarsi in questa giornata. Anche molte celebri sfilate di carnevale hanno luogo proprio il Martedì grasso. In Europa, il fatto che l’usanza cristiana di astinenza durante la Quaresima sia meno praticata che nel passato, ha fatto perdere al Carnevale il suo antico collegamento all’aspetto religioso. La tradizione voleva infatti che in questa giornata venissero consumati tutti i cibi più prelibati rimasti in casa, che durante la quaresima non potevano essere mangiati, come la carne.
E proprio per il fatto che si consumavano cibi grassi che l’ultimo giorno di carnevale è detto in Italia Martedì grasso e in Francia Mardi gras. In Sardegna il Martedì grasso assume vari nomi: a Mamoiada si chiama Martisero, a Ulassai si chiama Martisperri. Fa eccezione gran parte della diocesi di Milano, che segue il rito ambrosiano, secondo il quale la Quaresima ha inizio la domenica seguente. Perciò i festeggiamenti sono posticipati di quattro giorni, al sabato grasso o carnevale ambrosiano.
Durante il Martedì grasso è usanza quella di mascherarsi in vario modo e di sfilare per le strade cittadine; ogni regione italiana ha le sue maschere tipiche.
Inoltre il Martedì grasso era l’ultimo giorno in cui si potevano gustare i tipici dolci di carnevale tra cui le chiacchiere, note anche come maraviglias, cenci, bugie, stracci, frappe, galani, sossole, cròstoli, “fiocchetti” e sfrappole nelle diverse regioni italiane.