Finite le scuole molti bambini e ragazzi trascorrono più tempo fuori di casa e lontano dal controllo vigile di genutori ed educatori, non di rado frequentando altri ragazzi rispetto a quelli con cui trascorrevano le loro giornate nei mesi precedenti.
Può capitare che in questi gruppi di ragazzi, sia appena formati che con un lungo passato di frequentazione, si verifichino atti di bullismo, antipatiche prevaricazioni ai danni dei membri fisicamente o psicologicamente più deboli, che possono avere conseguenze anche tragiche. Non sempre i genitori riescono ad individuare subito i segnali di malessere che il loro figlio esterna, a volte possono essere sottovalutati come semplici “ragazzate, altre volte possono proprio non essere colti, sopraffatti dai tanti impegni quotidiani in cui i genitori sono occupati. Come possiamo accorgerci allora se nostro figlio è vittima di bullismo? Ecco alcuni consigli per riconoscere i segnali, disponibili sulla bacheca social della Polizia di Stato.
Come possono essere interpretati alcuni segnali dei nostri figli, in particolare se sono vittime di bullismo?
In questo caso accade molto spesso che il ragazzo, o la ragazza, si chiuda nel dolore e nella maggior parte dei casi capita che non si confidi con nessuno. Il suo dolore e l’angoscia trapelano dai gesti, dai comportamenti, dai cambiamenti nelle sue abitudini. Quindi cari #genitori, dovete essere molto attenti.
I segnali del bullismo si manifestano all’improvviso e si presentano ogni giorno, per lungo tempo. Eccone alcuni:
Cerca scuse per non andare a scuola, non vuole alzarsi dal letto e fa storie. Lacrime, tremore, attacchi d’ansia, non vanno sottovalutati, perché sono campanelli d’allarme forti e chiari. Quindi state attenti a comprendere cosa c’è dietro certi comportamenti, non cercate sempre la risposta più “facile”.
Mal di pancia, emicrania, e altri disturbi molto frequenti, legati allo stress e al nervosismo a cui è sottoposto.
Si presenta con libri, quaderni o altro materiale danneggiati.
Perde insolitamente e frequentemente oggetti.
Chiede denaro più di quanto non faccia di solito o, ancor peggio lo prenda dal portafoglio dei genitori senza avvisare.
Calo significativo nel rendimento scolastico, svogliatezza, passività, testa sempre nelle nuvole. Andate a fondo, a volte la verità non è quella che sembra.
Rifiuto a partecipare ad attività sportive che prima gli piacevano.
Scoppi di rabbia o di pianto immotivati o esagerati rispetto alla situazione. Sappiate che dietro ogni gesto c’è un preciso motivo.
Tende ad isolarsi, appartarsi da solo e non vuole uscire. Se si chiude nella sua stanza
Diventa troppo silenzioso e pensieroso.
Improvvisamente e senza motivo perde un amico/a, e non ne parla più, perché i bulli potrebbero averlo convinto ad allontanarsi da lui/lei.
Presentare tagli, lividi, strappi nei vestiti ed essere evasivi alle richieste di spiegazioni.
Ricorrenza di incubi, non dorme più ininterrottamente e si sveglia spesso, ha difficoltà ad addormentarsi.
È spesso scontento quando torna a casa, è stranamente troppo silenzioso.
Non voler raccontare ciò che avviene a scuola, si arrabbia o sembra triste quando gli viene chiesto “com’è andato a scuola?”.
È spesso solo, non porta amici a casa, e non va a casa degli amici.
Dice che non vuole continuare gli studi.
Quindi, mi raccomando, supportate e aiutate sempre i vostri figli, facendoli sentire bravi, capaci, intelligenti. Amateli, capiteli, ascoltateli.