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La Legge Regionale n. 40 del 10/12/2012: “Istituzione dei boschi didattici”, integrata dalla Legge regionale n. 11/2015 “Modifiche alla Legge Regionale 10 dicembre 2012, n. 40 (Boschi didattici della Puglia)” mira a proseguire nel processo di divulgazione e conoscenza delle emergenze culturali ed ambientali da parte dell’Area Politiche per lo Sviluppo Rurale.
Sul territorio regionale l’esperienza delle Masserie didattiche si è rivelata più che positiva, tale da far avviare un’analoga iniziativa nel comparto forestale. I boschi rappresentano una componente importante della nostra storia ambientale e, attraverso la Legge, si vuole raggiungere l’obiettivo di trasferire alle giovani generazioni quegli antichi mestieri e sapienze che nel tempo hanno governato i boschi, tutelando l’ambiente, traendo fonti di sostentamento e attivando il principio della “gestione sostenibile”. Quindi, da un lato c’è la divulgazione del bagaglio di esperienze, tradizioni e cultura legati al bosco, dall’altro la valorizzazione delle figure agroforestali operanti sul territorio, incentivando nuove fonti di reddito.
Punto fondamentale della Legge è il piano delle attività articolato attraverso un progetto didattico-divulgativo che si rivolge, come detto, alle giovani generazioni, ma nel contempo alle generazioni non più giovani che dal mondo dei boschi si stanno allontanando.

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La Regione Puglia, per perseguire i fini della citata Legge Regionale:
a) riconosce i soggetti proponenti;
b) attribuisce la denominazione di “bosco didattico della Puglia”;
c) istituisce il circuito dei “Boschi didattici della Puglia”.

La legge, al cui testo integrale si rimanda tramite il collegamento di seguito riportato, individua e definisce dettagliatamente finalità e modalità di attuazione, nonché i requisiti che devono possedere i soggetti che chiedono l’iscrizione all’Albo regionale dei boschi didattici.

L’esperienza maturata nel corso dei primi due anni di applicazione della L.R. 40/2012 ha consentito di raccogliere suggerimenti da parte degli operatori del settore.
In conseguenza di ciò, il Servizio ha ritenuto di proporre l’introduzione di alcune modifiche alla legge, allo scopo di conferirle una più semplice ed efficace applicazione mediante:
l’eliminazione degli oneri istruttori per l’iscrizione all’Albo dei boschi didattici;
la fruizione del bosco didattico oltre il periodo scolastico;
la semplificazione nell’accensione delle polizze di responsabilità verso terzi.

La gestione e l’attuazione della materia rientra nelle competenze del Servizio Foreste – Ufficio Gestione Demanio Forestale – Viale Corigliano, 1 – 70132 BARI Z.I.
PEC demanio.foreste.regione@pec.rupar.puglia.it.

A chi volesse porre quesiti sulle modalità di attuazione della L.R. 40/2012, come integrata e novellata dalla L.R. 11/2015, suggeriamo di consultare preventivamente le FAQ dove potrebbe già trovare risposta.
Di seguito sono anche riportati collegamenti utili ad approfondire l’argomento.
Lista dei file:

(Dim.: 716.59 kb – Agg.: 20-04-2015)
(Dim.: 46.92 kb – Agg.: 03-04-2015)
(Dim.: 50.61 kb – Agg.: 30-01-2013)
(Dim.: 41 kb – Agg.: 22-05-2013)
(Dim.: 39 kb – Agg.: 22-05-2013)
(Dim.: 41.5 kb – Agg.: 22-05-2013)
(Dim.: 40.5 kb – Agg.: 22-05-2013)
(Dim.: 39 kb – Agg.: 22-05-2013)
(Dim.: 37.5 kb – Agg.: 22-05-2013)

 

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