«Sulla Sanità in Puglia si cambi velocemente passo!» Lo chiede il consigliere regionale Cosimo Borraccino, presidente della II Commissione (Affari Generali e Personale) Regione Puglia.
«Gli ospedali pugliesi sono al collasso – afferma l’esponente ionico di Sinistra Italiana. Il popolo pugliese soffre per scelte sbagliate e calate dall’alto che mettono a rischio i livelli di assistenza sanitaria.
I Pronto Soccorso scoppiano e i vari reparti, di quasi tutti gli ospedali, non hanno posti letto a sufficienza. Scarseggiano medici, infermieri, oss e tecnici.
Tutto questo mentre sui territori di tutte le province pugliese, da Grottaglie a Molfetta, da Triggiano a Casarano, da Ostuni a Trani, da Brindisi a Valenzano, da Ceglie Messapica a Monopoli, da Copertino a Manfredonia, i comitati spontanei di lotta organizzano manifestazioni di proteste, sit in, assemblee contro un iniquo ed errato Piano di riordino ospedaliero. Mentre le Amministrazioni comunali ricorrono al TAR contro la celeberrima delibera di Giunta regionale 1933 del 30.11.16.
Sinistra Italiana da oltre un anno porta avanti questa battaglia contro un Piano che per ben due volte è stato bocciato in Commissione Sanità grazie al voto contrario del sottoscritto che rivendico con grande dignità. Personalmente sto girando tutta la Puglia tra assemblee, conferenze stampe, sit in e manifestazioni popolari. Negli giorni scorsi sono stato a Casarano e a Triggiano e il prossimo fine settimana ho garantito la mia presenza ad una grande manifestazione, sul tema, a Brindisi.
Tutto questo è confermato anche dai giudizi fortemente negativi di sindacati, associazionismo del settore sanitario ed ordini professionali.
Non capiamo – prosegue Borraccino – perché il presidente Emiliano non ci ascolti, rimettendo mano ad un Piano confuso e scriteriato.
Chiediamo che faccia un passo indietro rispetto a scelte non concordate con nessuno che schematizzando:
1) penalizzano la sanità pubblica per potenziare quella privata, infatti non si tocca la torta da 850 milioni euro, attivando contestualmente e prevedendo nuovi reparti ed altri posti letto nel privato a scapito degli ospedali pubblici, senza contare che i servizi di riabilitazione o i centro risvegli, che sostituiranno gli ospedali da chiudere, probabilmente saranno anch’essi assegnati con appalti pubblici a privati;
2) rinuncia ad attivare 1020 posti letto in tutta la regione, come previsto dallo stesso tanto vituperato DM 70;
3) chiude immediatamente 8 ospedali, con l’annuncio che a breve ne chiuderà un’altra decina, molto probabilmente la stragrande maggioranza degli ospedali di base (Manfredonia, Bisceglie, Molfetta, Monopoli, Putignano, Ostuni, Manduria, Copertino, Galatina e Casarano);
4) non attiva politiche virtuose per ridurre la mobilità passiva extraregionale che sottrae 250 milioni di euro alla Puglia favorendo così altre regioni;
5) non una parola sulle necessarie ed improcrastinabili assunzione di medici, infermieri, oss e personale sanitario vario, parliamo di 6 mila posti vacanti negli organici in tutta le ASL pugliesi.
Come non rendersi conto che si sta sbagliando percorso da un anno a questa parte?
Il sottoscritto – conclude Borraccino, a nome di Sinistra Italiana in Consiglio regionale e in Commissione Sanità, continuerà la battaglia per tentare di modificare radicalmente le scelte del Presidente/Assessore Emiliano garantendo in tutta la regione la nostra presenza.
Concludiamo esortando Michele Emiliano a praticare in Puglia il suo slogan per la sua campagna congressuale nazionale. “Finisce l’era dell’Io solo al comando, inizia il Noi che cambia l’Italia con la partecipazione di tutti” Appunto presidente che finisca in Puglia il tempo “dell’Io solo al comando” sulla Sanità ed inizi quella del “Noi che cambia…”!»