«Torniamo, come Sinistra Italiana, per l’ennesima volta a denunciare una gestione inefficiente della Sanità in terra jonica.» Lo dichiara il consigliere regionale Mino Borraccino, Presidente della II Commissione (Affari Generali e Personale) Regione Puglia.
«Dopo la chiusura dell’ospedale di Grottaglie, accompagnato da un generale depauperamento del sistema ospedaliero dei comuni della provincia di Taranto – prosegue l’esponente ionico di Sinistra Italiana – è evidente in tutta la sua gravità l’inabissamento dell’ospedale “Santissima Annunziata”.
Il primo livello di Castellaneta resta tutto sommato solo sulla carta, perché ancora tanti servizi essenziali non ci si decide a farli partire.
Il “Giannuzzi” di Manduria rischia effettivamente una situazione simile a quella di Grottaglie ovvero la sua sostanziale chiusura, come affermato dal presidente Emiliano che più volte ha pubblicamente sentenziato che altri 8/9 ospedali pubblici chiuderanno.
Da oltre un anno andiamo dicendo, vale a dire dal varo del Piano di riordino ospedaliero regionale, per ben due volte bocciato in Commissione sanità, grazie al mio voto, che il “Santissima Annunziata” purtroppo sarà costretto a scoppiare.
Infatti la contestuale chiusura dei Pronto Soccorso di Grottaglie, dell’Ospedale Nord, genera nel “Santissima Annunziata” un pericoloso accentramento della richiesta di cure dei pazienti della provincia tarantina.
Un dato eloquente: su 100 persone che vanno al Pronto Soccorso nella provincia di Taranto, 6 sono in codice rosso, ovvero caso di pericolo di vita, di questi 6, oltre il 90% si reca al “Santissima Annunziata”.
L’ennesimo esempio del collasso dell’HUB della ASL Taranto, quand’anche ce ne fosse di bisogno, è rappresentato dalla drammatica situazione in Cardiologia.
Dopo aver eliminato nel piano ospedaliero quasi del tutto i posti di Diabetologia, solo 2 per tutta la provincia di ben 111 in tutta la regione, e dopo aver ridotto del 50% i posti agli Infettivi dell’ospedale “Moscati”, passati da 20 a 10, nella città dell’HotSpot per i flussi migratori, caso strano ma vero, in tutte le versioni di questo Piano di riordino non viene neanche citato il Servizio di Emodinamica, nonostante gli emendamenti presentati dal sottoscritto in Commissione Sanità al momento dell’esame del Piano ospedaliero.
Emodinamica del Santissima Annunziata, che ricordo a tutti è la più efficiente struttura ospedaliera pubblica, quella che fa numericamente più ricoveri ed interventi tra tutte le Emodinamiche pubbliche della nostra regione, infatti con ben 250 procedure di angioplastica nel primo trimestre dell’anno si forniscono prestazioni che in nessuna struttura pubblica di Emodinamica della nostra regione vengono erogate.
Eppure – incalza Borraccino, nonostante questi dati virtuosi, si pensa bene di continuare a mandare in mobilità tantissimi medici.
Negli ultimi 2 anni circa 20 medici cardiologi sono passati dalla struttura di Taranto per poi essere trasferiti in altre Asl.
Così non va!
In questi giorni l’ennesimo trasferimento di una cardiologa che da Taranto andrà nella Asl di Brindisi!
Restano pochissimi medici, per l’esattezza a fronte di un organico di 36 medici cardiologi, ad oggi, al netto delle maternità non sostituite e dei continui comandi ci sono in organico solo 23 unità, mancano più di un terzo dei medici come da organico per gestire un servizio che è dislocato oltre che sull’ospedale “Santissima Annunziata” anche sul “Moscati” e sul “San Marco” di Grottaglie.
Che dire? Manca la pianificazione – conclude Borraccino, manca un piano delle assunzioni, manca una visione di cosa si vuole fare degli ospedali della nostra provincia mentre tutto crolla inesorabilmente.
Mi chiedo e lo chiedo al Direttore Generale dell’Asl di Taranto, oltre che al Presidente/ Assessore Michele Emiliano, per quanto tempo ancora potremmo assistere a questo sbeffo degli ospedali tarantini?»