«Domenica mattina ho partecipato alla conferenza stampa indetta dal sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò in seguito all’ingiustificata prosecuzione del “Piano estivo” della Regione Puglia in ambito sanitario che coinvolge l’ospedale San Marco.» Lo rende noto il consigliere regionale Cosimo Borraccino, Presidente II Commissione (Affari Generali e Personale) Regione Puglia.
«Noi di Sinistra Italiana – chiarisce Borraccino – non mettiamo in discussione il nostro rapporto di maggioranza con Emiliano, in Consiglio regionale, ma su questo tema non accettiamo vincoli e siamo contrari alla chiusura dell’ospedale di Grottaglie e degli altri 7 ospedali pugliesi coinvolti. Nel mio intervento ho e illustrato le ragioni che mi hanno portato a votare NO al Piano di riordino ospedaliero pugliese e dell’importanza di essere uniti per far valere le ragioni di un territorio che rivendica i suoi diritti. La mia lotta – prosegue l’esponente ionico di Sinistra Italiana – è per tutti gli 8 ospedali pugliesi che rischiano una ingiusta chiusura, perchè in Puglia abbiamo già un numero insufficiente di posti letto.
Per cui il mio voto resterà contrario se il Piano non cambierà! Si sta andando infatti verso la desertificazione della Sanità pubblica e non si dice nulla per quella privata. I fondi destinati al privato non sono stati minimamente sfiorati. Non si possono chiudere due Pronto Soccorso (al Moscati e al San Marco) e contemporaneamente aprirne altri privati al Mater Dei, al Miulli di Acquaviva e alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.
Alla chiusura degli ospedali dovrebbero contestualmente seguire efficienti servizi sanitari territoriali che dovrebbero tener conto di studi epidemiologici. Queste chiusure non avvengono su base di indagini ma seguono il totale adeguamento ai dettami del DM 70 (2015) che ha margini di attuazione particolari e non ha delle regole fisse. Il Piemonte per esempio ha cambiato ben quattro volte il suo Piano, la Sicilia ha avuto delle deroghe.
Bisogna tener salda la nostra posizione in Commissione Sanità, in Consiglio regionale e sui territori – conclude Borraccino: bene ha fatto il sindaco D’Alò ad impugnare l’atto e a chiedere incontro a sua eccellenza il Prefetto di Taranto.»