«A rischio incostituzionalità il X decreto Ilva: un mostro giuridico, un accanimento contro Taranto.» A dichiararlo è Cosimo Borraccino, di Noi a Sinistra per la Puglia.
«Adesso – prosegue il consigliere regionale ionico – che spunta una nuova inchiesta della Procura di Taranto ai danni di ex manager Ilva, per un presunto traffico illecito di rifiuti spediti in Brasile, nel periodo dell’inchiesta “Ambiente Svenduto” , l’ultimo decreto ILVA, ideato dal governo RENZI per facilitare la vendita dell’acciaieria, ancor di più si mostra come l’ennesimo attacco alla salute dei cittadini di Taranto oltre ad un marchiano errore politico. L’ennesimo!
Perché Sinistra Italiana esprime questo giudizio fortemente critico? – chiarisce Borraccino. Innanzitutto perché risulta profondamente sbagliato l’ulteriore proroga della scadenza prevista per l’adeguamento all’autorizzazione integrata ambientale che di fatto viene posticipata all’atto della pubblicazione di ogni decreto, non garantendo mai la certezza di un termine entro cui adeguare la fabbrica alle richieste previste nell’AIA. Nello specifico sono concessi altri 18 mesi di tempo per l’ambientalizzazione della fabbrica che così slitterebbe a Dicembre 2019!
Inoltre perché insensata appare la previsione, nei due articoli del Decreto Legge, della concessione dell’immunità dal diritto penale ai commissari nominati dal Governo ed ai futuri acquirenti dello stabilimento stesso per tutti gli atti propedeutici alla concessione dell’AIA, penso, fatto unico nel novero degli Stati democratici.
Sinistra Italiana, per questi motivi – prosegue Borraccino, oltre che per le critiche mosse nei precedenti Decreti Ilva, è chiaramente contro, senza se e senza ma, a questa ulteriore offesa ricevuta dalla città di Taranto da parte del Governo del premier Renzi.
Infine stupisce davvero che chi a Taranto dichiara di preferire le ragioni della salute dei cittadini a quelli del lavoro poi a Roma ha votato, sino ad ora, a favore dei decreti Ilva.
Servirebbe invece onestà intellettuale per dire pubblicamente a Renzi come la sua scelta sia profondamente sbagliata!
Auspichiamo, a questo punto, che la Corte Costituzionale intervenga per evitare ulteriori mortificazioni alla Carta Costituzionale, cassando il testo di legge.
Bene ha fatto – conclude Borraccino – perciò il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a dare mandato all’avvocatura regionale per verificare i presupposti per la richiesta di incostituzionalità di questo X Decreto Ilva.»