«Dal 2005 al 2015, la Puglia, guidata da Nichi Vendola, ha cambiato il suo volto diventando, in diversi settori, tra le Regioni più all’avanguardia in Italia e certamente quella più interessante di tutto il Mezzogiorno.» Lo dichiara il consigliere regionale Cosimo Borraccino, Presidente II Commissione (Affari Generali e Personale) della Regione Puglia.
«Non a caso – afferma il consigliere ionico, la nostra regione è da diversi anni la meta preferita in Italia per il turismo.
Tutto questo non è accaduto a causa di circostanze fortuite ma in conseguenza di scelte precise che la Giunta Vendola ha fatto in determinati settori d’investimento e nell’individuazione dei manager che hanno diretto le relative strutture.
Per dieci anni professionalità importanti, di altissimo profilo ed esperienza, hanno diretto le Agenzie e le Aziende Pubbliche Regionali, e si sono rivelate fondamentali per il raggiungimento degli attuali livelli di riconoscimento globale per la Puglia. Basti pensare, tra le tante, a “Puglia Promozione” (che ha prodotto un vero e proprio boom per il turismo); ad “ARPA Puglia” (per la tutela dell’ambiente); ad “Apulia Film Commission” (che ha regalato lustro e visibilità alla nostra regione, conosciuta oramai dai registi cinematografici di tutto il mondo); “Puglia Sounds” (che ha fatto crescere un’infinità di talenti musicali e creato eventi di respiro internazionale); “ADISU” (che ha coniugato in maniera straordinaria bandi e borse di studio con gli indirizzi innovativi nei quali la Regione ha investito); “ARES” (coniugando il diritto alla salute agli investimenti nella Sanità pubblica); “Aeroporti di Puglia” (che ha decuplicato i passeggeri aerei atterrati in Puglia); AQP (che ha garantito investimenti importanti per nuovi impianti idrici e di sistema depurativi, risanando il bilancio e mantenendo la funzione pubblica).
Manager come Giorgio Assennato, Giancarlo Piccirillo, Antonio Princigalli, Carlo Desantis, Nicola Costantino, Ivo Monteforte, Riccardo Petrella, Gianfranco Viesti, Giuseppe Acierno e tutti gli altri che hanno prodotto questi straordinari risultati, sono stati individuati e selezionati in virtù delle loro rispettive professionalità e capacità, già dimostrate nei rispettivi settori di provenienza.
Oggi, invece – rimarca Borraccino, purtroppo, assistiamo ad una sorta di “furia iconoclastica”, una voglia di cambiare tutto e subito, comprese le cose collaudate che funzionano a meraviglia, mediante un turn-over che pare dettato, più che altro, da una sorta di compensazione elettorale e dalla necessità di collocare in ruoli di gestione uomini di provata fiducia politica del Presidente Emiliano.
Non è nostra intenzione entrare nel merito delle capacità delle persone, o sindacare le biografie di ognuno dei dirigenti che il Presidente Emiliano sta nominando, che sono sicuro si tratti di persone valide nei loro precedenti ruoli ma poco consoni, ci pare, per la nuova funzione pubblica loro assegnata.
Ci permettiamo di far notare che la strada intrapresa diverge in maniera rilevante dal metodo vincente utilizzato dal Presidente Vendola: si trattava in quegli anni di grandi tecnici del settore.
Preoccupano ancor più le ventilate ipotesi, di privatizzazione di Aeroporti di Puglia con un fondo finanziario che nulla di nuovo porterebbe ai nostri aeroporti, o la stessa privatizzazione di AQP, nonostante il referendum popolare di qualche anno fa.
La consuetudine con la quale si procede con le nomine di questo primo anno, a mio avviso, è una circostanza preoccupante, che potrebbe mettere a rischio i risultati virtuosi fin qui ottenuti dalla Regione Puglia e universalmente riconosciuti.
Chiedo – continua Cosimo Borraccino, da consigliere regionale di maggioranza, leale sostenitore del patto politico elettorale del 2015, al mio presidente e amico Michele Emiliano, per quale ragione cambiare strada rispetto a quella che ha funzionato così bene e ha consentito alla nostra regione di conquistare posizioni di vertice in questi settori?
Perché tornare, caro presidente Emiliano, ad un sistema che ricorda le gestioni del centro-destra, tanto care a Fitto ed al suo entourage, ma tanto avverse all’economia della Regione Puglia?
Cui prodest?
Rammento che noi siamo stati e continuiamo ad essere sempre leali al Presidente Emiliano e alla maggioranza di centro-sinistra con la quale governiamo, ma non possiamo rimanere in silenzio di fronte a quello che rischia di diventare un brutto ritorno al passato.
Un passato, quello della destra, che i pugliesi hanno scelto di cancellare, dandoci fiducia nel decennio appena trascorso e, grazie ai risultati dimostrati, rinnovandola un anno fa.
Per quel che ci riguarda, intendiamo rimanere fedeli al popolo pugliese ed alle loro indicazioni elettorali, che sono state certamente dettate dalla precisa volontà di proseguire in un percorso che ha visto la Puglia diventare, sotto la presidenza di Nichi Vendola ma anche con la grande capacità politica di assessori come Angela Barbanente, Silvia Godelli, Tommaso Fiore, Alba Sasso, Marco Barbieri, Michele Losappio, Elena Gentile, Guglielmo Minervini, una Regione innovativa e moderna, come oggi tutto il mondo le riconosce.
Chiediamo, quindi – conclude Borraccino, al Presidente Emiliano, di mantenere la stessa nostra fedeltà alle indicazioni degli elettori, per continuare a guidare la nostra coalizione verso nuovi e ambiziosi obiettivi.»