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«Molti in questi giorni a Taranto si domandano quali siano le prospettive del Polo oncologico che sarà allocato al “Moscati”.» Lo scrive in una nota il consigliere regionale Cosimo Borraccino, Presidente della II Commissione ( Affari generali e Personale ) Regione Puglia.

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«Si chiedono e ci chiedono – evidenzia l’esponente ionico di Sinistra Italiana, come si strutturerà e in che tempi si realizzerà. Spesso ricorre la domanda specifica se si tratterà di una “dependance” dell’Irccs barese o se nascerà come entità autonoma.
Questa fu anche la giusta domanda, che conteneva intrinsecamente anche la naturale risposta, posta dal presidente dell’Ordine dei Medici di Taranto, il dott. Cosimo Nume, al presidente/assessore della Regione Puglia Emiliano, durante una delle sue presenze a Taranto alle assemblee sul tema, organizzate dal comitato “Cittadini liberi e pensanti”.
Penso convintamente, e lo vado affermando pubblicamente e con atti ufficiali sin dal mese di Agosto, che Taranto meriti un Polo oncologico autonomo, senza subire la cannibalizzazione da parte dell’IRCCS barese. Potremmo così definire l’operazione: si alla collaborazione scientifica con l’IRRCS Oncologico di Bari ma mantenendo identità giuridiche differenti.

La scelta intrapresa, ho già spiegato ad Agosto, si puó agevolmente realizzare – afferma Borraccino, con le attuale risorse umane già in servizio nella stessa ASL, con risorse economiche non eccezionali e senza aumentare il numero complessivo dei posti letto. Con poche azioni ed in tempi non lunghi si potrebbe giungere a tale obbiettivo.
Nello specifico, già nei mesi estivi scrissi che sarebbe servito attivare i reparti di Pneumologia, il servizio di Cardioncologia, la struttura semplice di Chirurgia Toracica, il servizio di Endoscopia Digestiva, il servizio di Odontostomatologia, attraverso una convenzione con l’Università di Bari, a costo zero, il laboratorio di Biologia Molecolare, evitando l’attuale ingiustizia degli spostamenti dei pazienti che, prima di iniziare il ciclo di chemioterapia, sono costretti a recarsi a Lecce o a Foggia.Per fare ciò si rendeva necessario spostare in altri ospedali i reparti di Psichiatria e Geriatria, mentre serviva mantenere i reparti di Oculistica, Infettivi ed Otorino oltre alla struttura semplice di Anestesia.

I primi passi si stanno muovendo ed è giusto darne atto ma contestualmente si percepisce un pó di lentezza, ci vorrebbe invece maggiore slancio da parte del management aziendale che talvolta procede non speditamente, come invece la particolarità della nostra realtà merita. Rammento infatti che oramai sono passati tre mesi dall’ufficializzazione del progetto.

A tal proposito oggi – conclude Borraccino, attraverso PEC, ho chiesto formalmente al Direttore Generale della ASL tarantina, dott. Rossi, il dettaglio delle azioni compiute al fine della trasformazione dell’Ospedale “Moscati” in Polo oncologico ed il cronoprogramma da adottare sino al compimento del percorso.
Dovere delle istituzioni è anche quello di controllare che le proposte si trasformino da parole in fatti, per tale motivo continuerò a stimolare e a vigilare che ciò avvenga

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