«Tre miliardi e seicento milioni di investimenti totali con 9.582 progetti imprenditoriali innovativi, nuova occupazione per più di 19.043 unità e occupazione a regime per 93.615 tra lavoratori vecchi e nuovi. E ancora investimenti esteri per oltre 521 milioni di euro da Germania, Francia, Olanda, Svezia, India, Stati Uniti e Canada. È questo il fermento economico generato dalla politica industriale della Regione Puglia fino ad oggi attraverso gli incentivi per le imprese gestiti dalla società in house Puglia Sviluppo come organismo intermedio e finanziario. Uno sviluppo che ha quasi triplicato la somma di 1,35 miliardi di risorse pubbliche richieste per le agevolazioni.» A dichiararlo è Cosimo Borraccino, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia.
«Sono i dati – spiega l’assessore ionico – che ho enumerato oggi durante la sessione inaugurale di BIAT, Borsa dell’Innovazione e dell’Alta Tecnologia, organizzata dall’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – da oggi a domani, 12 aprile, a Bari, nel nuovo padiglione della Fiera del Levante.
Nel mio intervento ho sottolineato l’impegno dell’Assessorato allo Sviluppo economico,e quindi quello della Regione Puglia, nel favorire investimenti nell’innovazione, uno dei pilastri della politica industriale regionale spiegando che gli investimenti in ricerca negli ultimi tre anni e mezzo, pari a 623 milioni di euro, sono raddoppiati fino a superare il 36% degli investimenti totali (tra Contratti di Programmi, Pia-Programmi integrati di agevolazione e TecnoNidi). Nella precedente programmazione (2007-2013) si erano attestati sul 18%.
Per questo la Puglia è la sesta regione in Italia e la prima nel Mezzogiorno per Spin Off (al 31.10.2017) ed oggi conta la presenza nel suo territorio di oltre 400 start up.
Come Assessorato stiamo anche promuovendo il bando INNOAID, attivo proprio da ieri, 10 aprile, gestito da Innovapuglia come organismo intermedio, che sostiene l’acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale delle imprese.
Senza l’innovazione non c’è competitività – conclude Borraccino – grazie ad essa la Regione Puglia ha alimentato la tenuta e lo sviluppo delle imprese sui mercati donando alla Puglia il potenziale per poter ripartire dalla crisi con una marcia in più. I risultati sono evidenziati dalla crescita del Pil di tre punti in tre anni e dell’occupazione. Gli occupati rilevati dall’Istat nel 2018 sono 1,220 milioni, 22mila in più rispetto al 2017, un dato per il quale la Puglia si posiziona al terzo posto tra le regioni italiane, dopo Emilia Romagna e Lombardia e alla pari con le Marche. Il tasso di occupazione è salito al 45,5%: è il più alto degli ultimi 10 anni. Il tasso di disoccupazione tra il 2017 e il 2018 si è ridotto di 2,8 punti percentuali: una delle riduzioni più elevate in Italia, con picchi di oltre 4 punti a Lecce e Brindisi.»