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«In difesa degli otto ospedali pubblici pugliesi destinati alla chiusura, a Grottaglie, abbiamo presentato una proposta operativa per evitare tale scempio.» Lo dichiara Cosimo Borraccino, Presidente II Commissione (Affari Generali e Personale) Regione Puglia.

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«Noi – prosegue l’esponente ionico di Sinistra Italiana – lanciamo una proposta al presidente Emiliano e gli diciamo di razionalizzare la spesa sanitaria per tenere in piedi gli otto ospedali pubblici pugliesi che vuole chiudere.
Partiamo dal primo aspetto, forse quello più importante, la mobilità passiva extra regionale che rappresenta una fetta da 254 milioni di euro, soldi che ogni anno la Puglia perde in direzione delle altre regioni italiane. Noi pensiamo che, con un accordo comune con tutte le Asl pugliesi, si possa ridurre del 20% tale mobilità, con un risparmio quindi di oltre 50 milioni di euro.
Il secondo elemento da valutare, al fine di arrivare ad una rivisitazione della spesa sanitaria, è rappresentato dalla fetta della sanità privata, che assorbe oltre 800 milioni di euro. Da tempo ribadisco questo importante elemento che, ricordo a tutti, in questo Piano di riordino, non è stata neppure sfiorato. Bene, dal nostro punto di vista, ci può essere una contrazione del 5% di contributo verso le case di Cura private con un risparmio di oltre 40 milioni di euro.
Riusciremo ad ottenere, con queste due operazioni virtuose importanti, oltre 90 milioni di euro che sarebbero necessarie e utili per tenere in piedi tutte le otto strutture ospedaliere che si vogliono chiudere.
Non si possono affossare otto ospedali pubblici senza tener conto delle indagini epidemiologiche e i tantissimi sacrifici chiesti ai cittadini pugliesi in questi ultimi anni.

Non è più possibile – afferma Borraccino – fare rivisitazione dei posti letto ospedalieri (DM 70) non considerando la pianificazione della Sanità territoriale e la relativa analisi socio-epidemiologica della nostra regione Puglia!
Pensiamo infine giusta la presa di posizione contro il Piano di riordino ospedaliero dei sindacati confederali CGIL CISL e UIL, che per lunedì prossimo hanno indetto un’assemblea generale a Bari. E quella delle altre organizzazioni sindacali che già da tempo hanno espresso giudizi negativi, insieme a tutti gli ordini professionali sanitari e ai molteplici comitati in difesa degli ospedali, nati spontaneamente sui vari territori, unitamente a tutte le amministrazioni comunali, oltre che le associazioni di volontariato del terzo settore. Tutti uniti in un fronte contrario al Piano di riordino ospedaliero. Per questo motivo noi rilanciamo con questa proposta che, lo ribadiamo, non è un no netto alla chiusura degli ospedali ma è un no ragionato con una proposta di operare diversamente al fine della tutela della salute pubblica sancita anche in Costituzione.

Mi viene da chiedere – conclude Borraccino: se tutti quanti unitamente sono contrari a questo Piano di riordino ospedaliero, possibile che possa piacere soltanto al presidente Emiliano e che non si accorga di tutto ciò?
Noi abbiamo presentato perciò oggi una manovra contabile per evitare nuovamente lo scontro in Commissione sanità, perché sia chiaro, se il Piano di riordino tornerà in terza Commissione uguale, così com’era, ovvero con la chiusura degli otto ospedali, il voto di Sinistra Italiana, il voto mio, sarà contrario e quindi il Piano sarà nuovamente bocciato.
Per questo chiedo ad Emiliano la possibilità di un confronto su questa proposta da noi presentata pubblicamente a Grottaglie

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