“Sinistra Italiana ha votato convintamente contro al Decimo Decreto sull’ILVA.» Lo rende noto il consigliere regionale Cosimo Borraccino, di “Noi a Sinistra per la Puglia”
«Il premier Matteo Renzi e la maggioranza PD/Nuovo CentroDestra – afferma Borraccino – hanno approvato il Decreto non per tutelare la salute dei cittadini di Taranto, l’ambiente e i livelli occupazionali ma solo per agevolare (quasi svendere) l’acquisto dell’acciaieria a privati. Il nostro non è stato un voto contrario ideologizzato ma permeato di buone ragioni. Ringraziamo la nostra deputata di Sinistra Italiana, on. Donatella Duranti per la sua caparbia lotta contro l’ennesimo Decreto, che non risolve i problemi, e per la costante campagna di controinformazione.
Ecco di seguito riassunti – spiega il consigliere regionale ionico – i motivi del nostro convinto NO:
1) Lo slittamento di un anno e mezzo per il rispetto del Piano di tutela ambientale e della salute approvato dallo stesso Governo Renzi oltre 2 anni fa e rimasto ancora una chimera. Di fatto dovremo aspettare il 2020 per vederlo approvato!
2) Lo scudo giudiziario, già in atto per i commissari, sarà esteso anche agli acquirenti e/o affittuari e ai loro delegati. Di fatto “lorsignori” non risponderanno più penalmente, civilmente e amministrativamente delle condotte che porranno in essere. Unico caso al mondo!
3) La mancanza di garanzia per i livelli occupazionali, poiché non vincola ad una disposizione di legge ad hoc i futuri acquirenti. Solo inserendo la tutela dei livelli occupazionali dentro il dispositivo di legge ci sarebbe stata una certezza per i lavoratori. Purtroppo ciò non è strato fatto, nonostante vari ordini del giorno presentati a tal proposito, compreso uno della nostra deputata Jonica di Sinistra Italiana, On. Donatella Duranti, approvato ma depotenziato.
4) Il non chiaro potenziamento dell’Arpa, che cela il percorso di assunzione del personale, e che con l’emendamento approvato dalla maggioranza PD/NuovoCentroDestra, non prevede l’assunzione di tutti i dipendenti necessari a coprire l’intero organico dell’Agenzia.
5) La mancata assegnazione della necessaria deroga per consentire alla Asl di Taranto di effettuare tutte le assunzioni indispensabili per l’importante attività di sorveglianza sanitaria.
6) La marcia indietro sui 400 milioni di euro stanziati dal precedente Decreto, che saranno rimborsati dalla struttura commissariale e quindi dallo Stato, ergo le tasche di tutti i contribuenti italiani, e non più, come precedentemente legiferato, dagli acquirenti. Noi lo abbiamo definito un ulteriore sconto concesso ai futuri acquirenti, un dono dietro l’altro, senza vincoli, senza porre termini a garanzia di salute, ambiente e occupazione.
Renzi e la sua ibrida maggioranza PD/NuovoCentroDestra – conclude Borraccino – hanno evidenziato la propria insipienza, con l’ennesimo Decreto che causerà solo incertezza e indeterminatezza sul fronte del diritto al lavoro e preoccupazione sul fronte del diritto alla salute. Solo un dono a chi si appresta ad acquistare l’Ilva e un ennesimo schiaffo a chi continua a subire le conseguenze dell’emergenza ambientale e sanitaria, senza dare garanzie ai lavoratori.»