Borraccino: “CIS Taranto, favorire l’occupazione di imprese e lavoratori locali”

Per l'esponente ionico di SI occorre sostenere i lavoratori edili fuoriusciti dal ciclo produttivo con il reintegro da parte delle imprese affidatarie.

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«Importante la piena applicazione dell’art. 9 del CIS per l’area di Taranto.» Lo dichiara il onsigliere regionale Mino Borraccino, Presidente della II Commissione (Affari Generali e Personale) Regione Puglia.

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«Con l’obiettivo di favorire l’occupazione dei lavoratori e delle piccole e medie imprese del territorio che si occupano di costruzioni edili – spiega l’esponente ionico di SI, tale articolo impegna le Amministrazioni responsabili dell’attuazione del piano degli interventi, a favorire prioritariamente l’impiego dei lavoratori residenti nel bacino di crisi, per la cosiddetta “clausola sociale”, e quindi a coinvolgere le imprese residenti nella regione e nei territori nei quali sono localizzati gli investimenti, con particolare attenzione alle micro, piccole e medie imprese. Questo obiettivo deve essere centrato! Condividiamo il documento dell’Ance Taranto, l’Associazione nazionale costruttori edili, contenente le proposte per l’attuazione dell’articolo 9 del Contratto Istituzionale di Sviluppo per l’area di Taranto (CIS), e chiediamo che queste soluzioni vengano scandite in fase di linee di indirizzo e di azione operativa, affinchè prevalga il protagonismo dei lavoratori e delle imprese locali.

D’altronde l’articolo 9 del CIS trova piena corrispondenza nel quadro normativo comunitario e nazionale che regola gli appalti, grazie al quale nell’ultimo ventennio si è potuto contare per la crescita e la competitività delle piccole e medie imprese con questa politica industriale. La partecipazione delle PMI agli appalti pubblici con criteri particolari, con suddivisioni degli appalti in lotti funzionali in conformità alle categorie del settore dei servizi e delle forniture proposte, criteri di premialità per le imprese e i lavoratori residenti nella regione e nei territori nei quali sono localizzati gli interventi, hanno consentito sia alle grosse che alle piccole imprese di poter lavorare dignitosamente. Come altresì insegna l’esperienza del Piemonte, che recentemente per la realizzazione di importanti opere edili ha introdotto, nel contratto d’appalto, di avvalersi, per tutti gli interventi previsti in fase di realizzazione dell’opera, dell’apporto di imprese presenti ed operanti nel territorio. Considerata la grave situazione di crisi occupazionale del settore delle costruzioni e in ragione di quanto disposto dallo stesso articolo 9 del CIS occorre operare in tale direzione, poichè Taranto deve poter contare per il suo sviluppo su queste soluzioni create ad hoc.

Tutto ciò – conclude Borraccino – rappresenta occasione di crescita indubbiamente per l’economia locale ma rappresenta anche un momento di crescita culturale per l’intera comunità, che partecipando alla realizzazione delle opere rafforza il senso di appartenenza al territorio stesso

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