«Grande attenzione, nell’assestamento di bilancio, all’aeroporto di Foggia, e ne siamo soddisfatti ma constatiamo che per quello di Grottaglie resta tutto fermo.» Lo dichiara il consigliere regionale Mino Borraccino.
«Non ci vengano adesso a raccontare anche in quest’occasione le solite storie del Test Bed o dei voli sub orbitali – incalza l’esponente ionico di Sinistra Italiana/Liberi E Uguali, di fatto è inoppugnabile che non vi è traccia di fondi per l’ammodernamento dell’aerostazione di Taranto Grottaglie!
Trovo pertanto sorprendente l’attenzione che, giustamente, il Governo regionale riserva all’Aeroporto “Gino Lisa” di Foggia, mentre, al contempo, continua ad ignorare le istanze che provengono dal territorio tarantino per il rilancio, come scalo passeggeri, dell’aeroporto di Grottaglie che, di fatto, resta sistematicamente al palo.
All’art. 9 del nel Disegno di Legge per l’assestamento di bilancio che è stato presentato in questi giorni in Consiglio regionale l’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia viene individuato come “centro strategico della protezione civile regionale” prevedendo altresì che vi si possano svolgere anche attività legate al traffico passeggeri “di linea e charter”, per far fronte “alle esigenze di mobilità del territorio foggiano caratterizzato dall’esistenza di aree interne con forti problemi di accessibilità”. Per ammodernare l’infrastruttura aeroportuale foggiana e renderla adeguata alle nuove funzioni che andrà a svolgere, la Regione Puglia stanzia complessivamente 7,5 milioni di euro.
Senza voler assolutamente negare la necessità di questo intervento in favore del “Gino Lisa” – aggiunge Borraccino, mi limito con amarezza ad evidenziare come l’aeroporto di Taranto/Grottaglie, che potrebbe servire un territorio molto vasto e con criticità certamente molto simili a quelle del foggiano, viene completamente ignorato e di fatto condannato ad una perenne marginalità.
A nulla sono valse, evidentemente, le promesse fatte nei mesi scorsi dal Presidente Emiliano e dall’Assessore Capone sulla possibilità di individuare soluzioni specifiche per consentire il traffico passeggeri presso l’aeroporto tarantino che, se non vedrà realizzati interventi significativi di adeguamento dell’aerostazione, non potrà mai essere appetibile anche per operatori privati dell’aviazione civile.»