Il latte in età infantile corrisponde nei primi mesi, al seno materno e poi al biberon. Di tutte le forme, colori e marche. Il ciuccio da cui esce latte. Ci sono bambini che smettono di usare il gigio per buona pace dei genitori e con furbizia, seppur con minore costanza, si consolano con la tettarella del biberon.
Un immagine tenera quella delle manine paffutelle che tengono stretta la bottiglietta e che rappresenta uno dei primi passi verso l’indipendenza del piccolo che beve da solo uno dei suoi alimenti primari. Fondamentale che bevino tanto latte, tra le prime raccomandazioni dei pediatra: calcio e vitamina D per la formazione delle ossa e dei denti.
Ma quale è il momento giusto per sostituirlo alla tazza da latte dei grandi? Per alcuni genitori non costituisce un problema toglierlo ma, per altri, diventa una vera e propria impresa in quanto ogni bambino ha i suoi tempi ed esigenze: sostituire il biberon è un traguardo pari ai primi passi invece del gattonamento o l’uso del girello oppure all’utilizzo del vasino che sostituisce il pannolino.
Ma come per queste conquiste esiste un età precisa in cui occorre farlo, anche per il biberon esiste un età in cui è necessario eliminarlo: il consiglio attuale è di abbandonarne l’uso entro i due anni. L’uso prolungato del biberon può minacciare la salute dentaria dei piccolini: oltre una certa età, è sconsigliabile lasciare che il bimbo beva con la sua bottiglia il latte, i succhi di frutta, le tisane.
Abitudini del genere potrebbero esporre il bimbo al pericolo di carie precoci, per utilizzare una metafora presa dal web, “potrebbero “sporcare il sorriso di vostro figlio”.
La “sindrome da biberon” inizia dagli incisivi superiori, la zona su cui la suzione dal biberon incide maggiormente: sui dentini lesi appaiono macchie brunastre la cui comparsa indica la presenza di un problema; a volte, prima che si “sporchi”, assume un aspetto gessoso.
Necessario un controllo dal dentista la cui prima visita è opportuno farla attorno ai 3/4 anni. In sostituzione al biberon, si trovano le tazze con manici e beccuccio in silicone, oppure le tazze con beccuccio rigido o, ancora, provare direttamente a far utilizzare una tazza normale senza becchi, da scegliere insieme ai piccoli nei colori e personaggi preferiti e far diventare l’acquisto un momento importante in cui si da spazio a quelle che sono le sue preferenze e libertà di scegliere.
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