Entra in vigore oggi, 7 novembre 2019, l’obbligo per i dispositivi antiabbandono per i bambini di età inferiore ai 4 anni.
Chi non si doterà di questi dispositivi incorrerà in una sanzione amministrativa da 81 a 326 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. La data di entrata in vigore dell’obbligo è tuttavia controversa, i genitori o i tutori dei bambini non sono pronti e probabilmente molti non sono neanche informati, il mercato non è pronto in quanto non c’è una disposizione ufficiale sui dispositivi omologati. Cerchiamo di fare chiarezza sull’obbligo, sulle sanzioni, sui tipi di dispositivi e sugli incentivi previsti dal Governo
La comunicazione del ministero dei Trasporti
“Il regolamento di attuazione dell’articolo 172 del nuovo Codice della Strada specifica che l’obbligo riguarda l’installazione a bordo dei veicoli di un dispositivo di allarme la cui funzione è quella di prevenire l’abbandono dei bambini di età inferiore ai quattro anni. Si attiva nel caso di allontanamento del conducente e può essere integrato nel seggiolino, oppure indipendente dal sistema di ritenuta del bambino. Per agevolare l’acquisto dei dispositivi, nel Decreto Fiscale è stato istituito un fondo e il riconoscimento di un contributo economico di 30 euro per ciascun dispositivo acquistato. Nei prossimi giorni verrà approvato il Decreto che disciplina le modalità per l’erogazione del contributo.”
Entrata in vigore dell’obbligo
Il Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 ottobre 2019, entra in vigore 15 giorni dopo, dunque il 7 novembre 2019. Mancherebbe quindi il periodo di adeguamento di 120 giorni per l’entrata in vigore dell’obbligo, una volta pubblicato il decreto attuativo. Specifica però anche che tale obbligo sia «comunque a decorrere dal 1° luglio 2019 (quindi attuativo al 7 dicembre 2019). Proprio quella dicitura ha fatto decadere il tempo di adeguamento facendo trovare così le famiglie – e il mercato – impreparati. Probabilmente è questo il motivo che ha indotto il ministero dell’Interno a interpretare la questione dell’entrata in vigore nel modo più restrittivo possibile: «le disposizioni operative del decreto ministeriale sono in vigore dal 7 novembre 2019 e, di conseguenza, dalla stessa data sono applicabili le sanzioni».
Le sanzioni
Ora, come conseguenza, ci sarà la corsa al mettersi in regola: ora chi trasporta un bambino di età inferiore a quattro anni con un seggiolino non munito di sistema antiabbandono (integrato nel seggiolino o separato) rischia per il nuovo articolo 172 del Codice della strada:
– 81 euro di multa;
– la decurtazione di cinque punti patente;
– la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi, se viene colto a commettere la stessa infrazione più di una volta nel giro di due anni.
Che cosa sono i dispositivi anti-abbandono?
Si tratta di dispositivi di allarme:
• in dotazione di base o un accessorio del veicolo, compresi nel fascicolo di omologazione del veicolo stesso;
• integrati all’origine nel seggiolino auto per bambini;
• indipendenti sia dal sistema di ritenuta per bambini sia dal veicolo.
Come specifica il decreto ministeriale è un “un dispositivo di allarme, costituito da uno o più elementi interconnessi, la cui funzione è quella di prevenire l’abbandono dei bambini di età inferiore ai quattro anni, a bordo dei veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3 e che si attiva nel caso di allontanamento del conducente dal veicolo”.
Caratteristiche generali
Il dispositivo anti abbandono deve:
- attivarsi automaticamente ogni volta che il bambino viene messo sul seggiolino;
- dare un segnale di conferma dell’avvenuta attivazione;
- avere un allarme che preveda segnali visivi e acustici oppure visivi e aptici (cioè vibrazioni o sensazioni analoghe, che si sentano al tatto) percepibili sia all’interno sia all’esterno del veicolo;
- essere conforme alle norme Ue sulla sicurezza dei prodotti e avere la marcatura CE;
- funzionare grazie a un sistema elettronico e sensori;
- essere compatibile con gli attacchi delle cinture e del seggiolino e con eventuali altre parti del veicolo, senza alterarne le caratteristiche di omologazione;
- avere un segnale di batteria scarica, se alimentato a batteria;
- inviare automaticamente messaggi o chiamate
Attualmente sono presenti in commercio diversi dispositivi di diversi brand; e sicuramente ne verranno introdotti molti altri per dare a tutti la possibilità di essere in regola scegliendo tra prodotti più adatti alle proprie esigenze e di fasce di prezzo differente. Per l’acquisto di un dispositivo anti abbandono sono anche previsti dei contributi statali.
La Polizia chiarisce anche che i dispositivi non necessitano di omologazione, ma devono essere conformi alle prescrizioni tecniche riportate nell’allegato A al decreto. In particolare, l’antiabbandono deve dare un segnale di allarme idoneo ad attirare tempestivamente l’attenzione del conducente attraverso appositi segnali visivi e acustici , percepibili all’interno o all’esterno del veicolo, e deve avere la capacità di attivarsi automaticamente a ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente. Prima dell’acquisto del dispositivo, ricorda ancora la Polizia, è consigliabile verificare la conformità alle caratteristiche tecniche previste dalla norma consultando la documentazione tecnica eventualmente messa a disposizione dal fabbricante.
I contributi per l’acquisto
Sul sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è specificato anche che per agevolare l’acquisto del dispositivo di sicurezza per seggiolini, nel Decreto Fiscale è stato istituito un fondo e il riconoscimento di un contributo economico di 30 euro per ciascun dispositivo antiabbandono, fino a esaurimento dei fondi stanziati. Ancora non è chiaro, però, come verrà erogato l’incentivo dato che manca il decreto del Ministero dei Trasporti che indichi chiaramente le modalità per accedere al bonus. Il consiglio, quindi, è di conservare la ricevuta d’acquisto per poter chiedere il bonus appena possibile.
Il perché della legge
La legge nasce per evitare e scongiurare che i bambini siano delle vittime. Molti i genitori che ammettono che è facile dimenticare i bambini in auto a causa di stress e vite frenetiche, per fortuna in molti casi l’epilogo non è stato tragico. Una patologia comune agli incidenti è l’amnesia dissociativa transitoria, un vero e proprio black out della memoria che fa pensare di aver compiuto un’azione – ad esempio aver portato il bambino all’asilo – quando invece non la si è fatta, a rischio e pericolo dei bambini. Una delle cause più frequenti della morte del bimbo in auto si riscontra soprattutto in estate ed è l’ipertermia, cioè l’aumento della temperatura all’interno dell’abitacolo in un lasso di tempo molto breve, che può portare al decesso
Raccomandazioni
Attenzione però a contare ciecamente su un dispositivo elettronico e non fidarsi mai al 100% della tecnologia. Alcuni allarmi funzionano con delle app per cellulare, che potrebbe essere spento, senza batteria, con il bluetooth disattivato, senza campo o senza traffico dati, se necessario. Riportiamo quindi ancora i consigli del Ministro della Salute per prevenire i blackout dissociativi e non dimenticare i bambini in auto:
- Se vedi un bimbo solo in auto, chiama il 112 (numero europeo unico per le emergenze) o il 113.
- Quando trasporti il tuo bimbo sul sedile posteriore, lascia dietro i tuoi oggetti personali (borsa, telefono, valigetta…).
- Appoggia invece sul sedile anteriore gli oggetti (pannolini, borse, ciuccio…).
- Accompagni il bimbo all’asilo o al nido? Mettiti un promemoria sul cellulare o sull’agenda, per segnarti se lo hai portato o meno a destinazione.
- Se si verifica un cambio di programma nel riprendere o accompagnare il bimbo, comunicalo al suo compagno.
- Chiedi alla persona che di solito si occupa del bimbo (la maestra, la baby-sitter, la tagesmutter) di avvisarti se il bimbo non è stato accompagnato come al solito.
- Installa un dispositivo che suona o si illumina se lasci il bimbo da solo in auto e chiudi la macchina (quello che prevede l’attuale decreto).
- Quando in auto non c’è nessuno, lascia le portiere e il bagagliaio chiuso e tieni le chiavi fuori dalla portata dei bimbi.