«A più di un mese e mezzo dalle elezioni europee del 25 maggio la fotografia, o come oggi è di moda chiamarlo, il selfie, che raffigura l’immagine dell’Italia, è quella di un Paese che vuole ripartire, che è intenzionato a “CAMBIAREVERSO”.Lo scrivono in una nota Antonio Campanella, Aldo Palmieri, Giuseppe Cappiello, Giuseppe Ciniero, Francesco Montedoro, Vincenzo Palmisani, Giovanni Urselli, esponenti della “Area Renzi” all’interno del Partito Democratico di Grottaglie.
«I cittadini, attraverso il voto, hanno dato credito a Matteo Renzi ed al suo Governo – scrivono i firmatari della nota – chiedendo di avviare il progetto di riforme necessarie per rimodernare il nostro Paese: la riforma del lavoro per contrastare la disoccupazione dilagante, soprattutto dei giovani, la riforma della giustizia perchè questa sia più equa e con tempi più ridotti, la riforma della pubblica amministrazione per avere più meritocrazia e meno burocrazia, la riforma del Titolo V della Costituzione con la fine del bicameralismo perfetto per velocizzare il processo legislativo.
Inoltre assistiamo anche, con un pizzico di orgoglio, ai tentativi del Governo italiano di immaginare concretamente una Europa di cittadini e non di burocrati per realizzare il sogno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’Europa.
In tutto questo anche chi amministra i territori, soprattutto al Sud, deve dare una mano, deve fare la sua parte.
Anche i cittadini grottagliesi hanno voluto sostenere l’idea di cambiamento che si respira nel nostro Paese, anche loro hanno chiesto di “CAMBIAREVERSO”.
Per tale ragione, – aggiungono i “renziani” firmatari del documento – come esponenti del Partito Democratico di Grottaglie che, sin da subito, hanno appoggiato le idee del Segretario e Presidente del Consiglio Matteo Renzi, chiediamo all’Amministrazione di fare di più.
Chiediamo un impegno più forte e incisivo per dimostrare ai cittadini che qualcosa sta cambiando veramente.
Pur apprezzando l’impegno del segretario cittadino Paolo Annicchiarico, riteniamo che la discussione nata all’interno del partito non può più essere limitata alla segreteria e ai dirigenti, ma debba aprirsi alla città e a chiunque volesse contribuire a far sì che la nostra comunità cresca e sia gestita in modo più efficiente.
In questo momento, soprattutto chi è stato chiamato ad amministrare un Comune, pur nelle oggettive difficoltà dovute alla mancanza di risorse, deve dare il massimo per ridare speranza ai cittadini. Anzi, proprio in questo momento difficile, gli Amministratori locali non possono più “vivacchiare” e limitarsi alla ordinaria amministrazione ma devono fare uno sforzo in più, riuscendo a gestire in maniera ottimale il territorio attraverso misure ed interventi concreti ed efficienti.
Temiamo che le aspettative di tanti cittadini che hanno deciso il 25 maggio di dare fiducia al Partito Democratico di Grottaglie possano non essere ripagate.
Non chiediamo altro che rispettare e proseguire il programma con cui il Partito Democratico e la coalizione di centrosinistra si sono presentati alle elezioni del 2011 ridando slancio all’intera macchina amministrativa.
Per far ciò è necessario che la Politica si riappropri del proprio ruolo e non si faccia dettare la linea dal funzionario o burocrate di turno.
Pertanto – aggiungono Antonio Campanella, Aldo Palmieri, Giuseppe Cappiello, Giuseppe Ciniero, Francesco Montedoro, Vincenzo Palmisani, Giovanni Urselli – riteniamo che sia opportuno ed inderogabile un serio momento di riflessione politica all’interno del PD e della maggioranza, affinchè si possa fare il punto sulla situazione e si riparta con più slancio e determinazione per convincere i cittadini grottagliesi che la loro è stata una fiducia ben riposta.
Siamo convinti che le idee camminano sulle gambe degli individui e per tale motivo, avendo constatato che le nostre idee e quelle del PD faticano a concretizzarsi, chiediamo che tutte le cariche assessorili vengano rimesse nelle mani del Sindaco, questo non solo per dare visibilità al cambio di verso da noi auspicato, ma anche per far intendere a tutti, noi compresi, che nessuno può continuare a pensare di poter rimanere al proprio posto pur non essendo in grado, per le ragioni più diverse, di raggiungere gli obbiettivi prefissati.
Tutto ciò detto, – conclude la nota – resta fermo il nostro appoggio all’approvazione del bilancio di previsione, atto che dimostra il senso di responsabilità verso il nostro partito e ancor prima verso la nostra città. Questo nonostante si tratti di un bilancio di previsione che ha poco di politico e molto di tecnico, poco di previsione e molto di consuntivo. Eppure, secondo il programma della coalizione Grottaglie Oltre, il bilancio doveva essere “partecipato”, il cosiddetto “bilancio sociale.»