«A chiarimento delle decisioni prese dal Coordinamento degli Autotrasportatori ILVA di Taranto, teniamo a precisare che gli accordi presi in sede di vertice presso il Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del Ministro Lupi e dei tecnici del Mise, prevedevano l’inserimento del settore autotrasporto nei Creditori prededucibili.» Lo specifica una nota di Casartigiani, che prosegue: «Nello specifico all’interno della Relazione Tecnica allegato al Maxi Emendamento 1.700 presentato dal Governo, era stato concordato l’inserimento specifico di considerare l’Autotrasporto di materie prime e materie finiti, strategico in modo da garantire la prededucibilità dei propri crediti.
A tutt’oggi – ricorda ancora Casartigiani – oltre agli spot politici, il testo integrale dell’emendamento e della relazione tecnica dello stesso non contengono la parola autotrasporto, lo stesso risulta essere nella parte specifica poco chiaro. Tutto questo preoccupa la categoria che ritiene che di fatto il settimo decreto non tuteli affatto l’intero comparto ma lasci a libera interpretazione del giudice fallimentare individuazione delle aziende strategiche. Di fatto aspettiamo di essere smentiti, con le carte e chiediamo a nostri parlamentari di avere rispetto di 300 famiglie sull’orlo del fallimento.»