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«Alla fine dell’audizione ho pensato di essere nella perfetta Svizzera dove tutto si risolve e in tempi brevi, e non più in Puglia dove il sistema dei trasporti è nel degrado più totale.» E’ il commento ironico del consigliere regionale Renato Perrini.

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«Il racconto del nuovo amministratore delegato delle Ferrovie Sud Est Andrea Mentasti fatto in V Commissione fotografa solo in parte la realtà – prosegue l’esponente ionico di Direzione Italia – o meglio fotografa il futuro neppure tanto prossimo: visto che fra 5 anni e con un investimento di 600milioni ci viene promesso “un grandioso progetto di mobilità”. Ma oggi la situazione non è grave ma è gravissima. I vertici sembrano non conoscere fino in fondo ciò che vivono studenti e pendolari ogni giorno. Ho spiegato, ad esempio, che nel mio territorio i genitori si sono attrezzati affittando un bus privato per portare i figli a scuola, perché i mezzi FSE si fermano continuamente per guasti o partono in ritardo. Io spero che il messaggio sia arrivato forte e chiaro, anche perché se le famiglie si attrezzano in questo modo a rimetterci sono proprio le FSE in termini di guadagno. Mi sono anche permesso di chiedere come mai mi vengono segnalati passaggi a livello sempre aperti a Martina Franca, Crispiano e Statte. La risposta di Mentasti? Lo permette la legge. Francamente la trovo una risposta alquanto strana, ma questo è: sicurezza zero quindi. Riferirò le parole del nuovo Ad delle FSE ai cittadini.

Comprendo – aggiunge Perrini – che l’attuale amministrazione delle FSE ha ereditato una condizione generale disastrosa, per cio’ che riguarda i mezzi, le tratte e persino la gestione del personale, e sono convinto che ci sia una programmazione che punta al miglioramento del sistema, ma nel qui e ora, ci sono sul campo solo macerie. Non sono né soddisfatto, e né contento di questa audizione. Chi ci ha parlato non vive il territorio, forse questo è il vero problema, ecco perché ho invitato i vertici FSE a farsi un giro dalle nostre parti, da Bari in giù, per capire e forse intervenire con più raziocinio nell’adeguamento del servizio offerto.
Comprendo pure che a tecnici ed esperti può sembrare una perdita di tempo stare a fornire spiegazioni che magari possono sembrare banali: ma al dottor Mentasti ho ricordato che noi rappresentiamo i territori e gli utenti che sono molto stanchi di subire disservizi. Mi piacerebbe confrontarmi con loro almeno ogni due mesi, non chiedo che vengano loro qui in audizione, ma almeno di poter andare noi nei loro uffici così ci guadagniamo tutti: loro in tempo e noi in informazioni.

Sono da due anni in Regione – conclude Perrini, e da due anni chiedo risposte. Mi domando fino ad oggi la politica che doveva vigilare dove è stata

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