Mentre le strade si riempivano di fedeli per la solenne processione dei fedeli scalzi, qualcuno ha pensato bene di compiere un atto di pura inciviltà, colpendo un dispositivo salvavita, strumento fondamentale per l’intera comunità.
Salvatore Lenti non ha nascosto la sua delusione e indignazione di fronte a questo scempio: “Nel giorno più bello dell’anno in cui si festeggia il nostro San Ciro a Grottaglie dobbiamo assistere ad un atto di vandalismo ai danni di un defibrillatore… Sono mortificato, deluso… Grottaglie è completamente allo sbando… manca l’educazione civica.”
Le sue parole sono cariche di amarezza e denunciano una situazione di degrado che non può più essere ignorata.
Il problema della sicurezza: “Si pensa più all’apparenza che alla sostanza”
Oltre alla rabbia per il danno arrecato al defibrillatore, Lenti ha puntato il dito contro le istituzioni, colpevoli, a suo dire, di non aver mai preso provvedimenti concreti per garantire la sicurezza della città e proteggere il patrimonio pubblico.
“Le istituzioni non hanno mai provveduto ad installare le telecamere ed ora si vuol fare il mea culpa con una denuncia inutile…”
Un’accusa forte, che sottolinea la mancanza di misure preventive per contrastare il degrado e i vandalismi. Perché, come evidenzia Lenti, quello che conta davvero non è solo l’apparenza, ma la sostanza: servono interventi concreti per proteggere Grottaglie dai troppi episodi di inciviltà che, purtroppo, si ripetono con allarmante frequenza.
Un appello alla comunità: “Torniamo ai veri valori”
Nonostante la delusione, Salvatore Lenti ha voluto chiudere il suo sfogo con un messaggio di speranza, affidando alla processione di San Ciro il compito di risvegliare i veri valori della comunità.
“Ora godiamoci la processione come pegno da pagare affinché la nostra città ritorni ad essere quella comunità di valori e di rispetto.”
Un pensiero che suona come un monito: Grottaglie non può e non deve rassegnarsi al degrado. La festa di San Ciro è simbolo di fede, tradizione e appartenenza. Un’occasione in cui la città dovrebbe mostrare il meglio di sé, e non essere teatro di atti di inciviltà.
Questo episodio deve essere un campanello d’allarme, un punto di partenza per una riflessione collettiva su cosa vogliamo per il futuro di Grottaglie. La speranza è che le istituzioni ascoltino il grido di allarme e che la cittadinanza ritrovi il senso di rispetto e appartenenza che un tempo la contraddistingueva.
L’augurio è che il defibrillatore venga presto ripristinato, ma soprattutto che simili episodi non debbano più ripetersi. Grottaglie merita di meglio.