«La Provincia di Taranto ha già mostrato di saper fare fronte comune, contando sulla guida di Rinaldo Melucci.» E’ quanto dichiarano, in vista della prossima elezione del Presidente della Provincia ionica, assessori e consiglieri tarantini.
«Il sindaco della città capoluogo, infatti – affermano in una nota congiunta gli assessori Massimiliano Motolese, Francesca Viggiano e Simona Scarpati e i consiglieri Emidio Albani, Gianni Azzaro, Gaetano Blè, Michele De Martino, Emanuele Di Todaro, Vincenzo Di Gregorio, Carmela Galluzzo e Lucio Lonoce, ragiona in termini di territorio diffuso già dal primo giorno di insediamento a Palazzo di Città. Con il contributo della sua maggioranza, ha sempre considerato Taranto sistematicamente connessa con la sua provincia, riaffermando il valore del concetto di area vasta. Le elezioni del 31 ottobre, quindi, possono essere l’occasione per proseguire su questa strada.
Il laboratorio di idee costruito a Taranto, inoltre, ha consentito di restituire alla politica il suo primato.
C’è qualcuno che spaccia per “metodo” l’aggregazione disordinata di sigle, movimenti, partiti, storie politiche distanti come galassie. Dalla nostra parte, invece, il metodo è riaffermare la forza delle idee, un programma che sappia guardare ai bisogni dei territori da un’angolazione determinata e che non si dissolva nella distribuzione di mance elettorali. Replicare il “modello Taranto” significa proprio questo!
È evidente che la lettura del presente non rientri tra le attività svolte dagli avversari del “Patto dei Sindaci”. Se solo avessero maggiore dimestichezza con ciò che accade nella politica italiana, infatti, comprenderebbero che un progetto politico come il loro, solo perché è “contro” qualcuno, ha il fiato corto.
Il primato della politica, invece – concludono gli assessori e consiglieri firmatari della nota, è un’altra cosa: non è tenere insieme storie diverse, a tutti costi; è dare risposte a tutti senza tradire sé stessi. È per questo che il nostro sindaco Rinaldo Melucci non strizzerà mai l’occhio al populismo.»