“Strade costantemente invase dai rifiuti nonostante i grandi sforzi degli operatori della nettezza urbana e il probabile aumento della TARI; viabilità e traffico sempre più caotico e senza controlli nonostante da oltre tre anni siano stati utilizzati 50.000,00 € per un fantomatico studio per il Piano Urbano del Traffico; incapacità a intercettare un finanziamento regionale per finanziare la redazione del Piano Abbattimento Barriere Architettoniche (PEBA); inettitudine a dotare la città del Regolamento Edilizio Tipo (RET) per il quale la legge regionale prescrive l’adozione dal 2018; abbattimento ingiustificato di centinaia di alberi impoverendo il paesaggio, l’ambiente e il patrimonio arboreo della città; un cimitero comunale lasciato all’incuria più completa in assenza di manutenzione con carenza di loculi e cellette cimiteriali; un centro storico abbandonato in assenza di un vero piano di rilancio e valorizzazione nonostante i generosi sforzi profusi da tanti cittadini e residenti.”
Un panorama quasi post-apocalittico quello descritto da Francesco Donatelli, Massimo Serio, Aurelio Marangella, componenti del gruppo consiliare di Articolo Uno di Grottaglie, secondo cui a Grottaglie “non vi è traccia di una “visione” della città futura anche dall’assenza di protagonismo riferita alla vicenda dell’Ospedale San Marco e dello sviluppo aeroportuale”.
“Manca il confronto democratico”
Donatelli, Serio e Marangella non si limitano a criticare lo stato del territorio urbano, ma puntano il dito contro l’operato della giunta D’Alò e bocciano senz’appello anche il Presidente del Consiglio Comunale, di cui mettono in dubbio l’imparzialità.
“Quello che colpisce di più – scrivono infatti i consiglieri di Articolo Uno – è l’assenza di un vero confronto democratico con le forze politiche di minoranza coadiuvato dall’omissivo comportamento del Presidente del Consiglio Comunale il cui ruolo appare sempre più di parte, mortificando la massima assise cittadina che convoca la Conferenza dei Capigruppi e lo stesso Consiglio Comunale solo in funzione degli interessi del Sindaco e della maggioranza.
Ancora più grave appare il comportamento del Sindaco nonostante gli impegni assunti all’inizio del mandato con le “Linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato” approvate nel Consiglio Comunale del 21/11/2016. Sono tanti i mancati adempimenti pomposamente elencati come l’istituzione del Bilancio Partecipato, la predisposizione del Bilancio Sociale, l’attivazione della Consulta delle Associazioni, l’istituzione dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), ecc. Nulla di questi impegni sono stati mantenuti arrivando persino a sottrarsi al confronto con i cittadini come avvenuto sulla vicenda dell’IMU sui Comparti “C” e ignorando la Mozione sullo stesso argomento presentata dal Gruppo “ARTICOLO UNO”.
Insomma, quando si poserà la polvere delle mirabolanti promesse ci si accorgerà dei danni provocati da una amministrazione che ha prodotto un impoverimento sociale, culturale ed economico della comunità relegandola ad una incolpevole marginalità nel territorio provinciale.”
“Aperti al dibattito”
“Nonostante ciò – concludono Donatelli, Serio e Marangella lanciando una sorta di messaggio nella bottiglia a Ciro D’Alò e la sua giunta – vogliamo lanciare un appello al Sindaco e alla maggioranza: mettano da parte l’accentuata autoreferenzialità e aprano con umiltà un serio e approfondito dibattito con tutta la città, con le forze politiche e sociali, con le associazioni e con i numerosi cittadini che invocano maggiore attenzione da parte delle Istituzioni e chiedono solo un reale coinvolgimento nelle scelte che riguardano il loro futuro e quello della comunità.
Forse siamo ancora in tempo!“