“Evitiamo di fare dell’ex-Ilva una strumentalizzazione politica, soprattutto alla vigilia delle elezioni Regionali in Puglia.” E’ quanto chiede Renato Perrini in una nota.
“Le decisioni che vengono prese sul siderurgico più grande d’Europa – ricorda il consigliere regionale tarantino di Fratelli d’Italia – sono decisioni che incidono sulla pelle dei tarantini. Di tutti i tarantini perché in ballo non c’è solo il problema occupazionale, ma anche quelli ambientale, sanitario, sociale.
“Quale visione per il futuro dello stabilimento?”
Le Politiche Industriali non sono una collezioni di moda che possono cambiare a seconda della stagione: se si vota o meno! Lo dico in modo particolare al Movimento 5 Stelle che sulla chiusura dell’ex Ilva ha, a Taranto, non vinto, ma stravinto le Politiche del 4 marzo 2018: Grillo proponeva un parco divertimento, Di Maio prometteva la immediata riconversione. E allora perché quando sono andati al Governo, parliamo di un anno e 5 mesi fa, non hanno dato seguito? Perché non hanno fatto chiarezza subito? A quel punto i 350 milioni di euro utilizzati per la copertura dei parchi minerari potevano essere impiegati diversamente, magari per un sostegno ai dipendenti che dovevano trovare una diversa collocazione. Ora se l’ex Ilva chiude o se l’alto forno viene spento del capannone, dove dovevano essere raccolte le polveri minerarie e inquinanti, cosa ne facciamo? Ci alleviamo le galline?
“Servono serietà e responsabilità”
“E allora – conclude Perrini – serietà e responsabilità devono essere le linee guida di questo momento particolarmente difficile, la carta vincente è un territorio unito e caparbiamente convinto di mettere al primo posto non il consenso, ma il territorio! Perché la politica passa ma i nostri figli continueranno a crescere e, speriamo, restare a Taranto”.