“Una azienda ell’appalto ci ha comunicato che a causa di un taglio ai fondi e quindi di una conseguente riduzione delle ore disponibili – ha scritto il segretario generale Antonio Arcadio, segretario territoriale Taranto Brindisi della Fisascat CISL – come da accordi intercorsi con la Marina Militare, a differenza del mese precedente potrà sostenere l’impegno dei lavoratori dipendenti per sole 2 ore giornaliere e non per le 3 pattuite inizialmente.”
La Fisascat ha indirizzato una nota ad una serie di interlocutori istituzionali del territorio, alla Marina Militare, ai Parlamentari ionici Ludovico Vico e Donatella Duranti, al ministero della Difesa e alla Prefettura, sollecitando la convocazione urgente di un tavolo tecnico per dirimere le problematiche inerenti ad un appalto di manovalanza assegnato, per il corrente mese di aprile, presso l’Arsenale Militare di Taranto.
“Come riferito dai lavoratori coinvolti nell’appalto, rincara Arcadio – la stazione appaltante dall’inizio di questo mese non ha consentito l’accesso ai lavoratori stessi per lo svolgimento delle rispettive mansioni e tale diniego scaturisce dalla esigenza, manifestata dalla committente, di richiedere la prestazione lavorativa non su base giornaliera ma a chiamata.
Tale comportamento vanifica il lungo percorso perseguito finora per garantire un lavoro stabile ai 27 lavoratori coinvolti e alle rispettive famiglie, titolari di un reddito di lavoro dipendente ai limiti della sopravvivenza.
La preoccupante situazione di tensione determinatasi ed il disagio degli stessi lavoratori impone agli enti interessati – riflette il segretario Fisascat Cisl – un’assunzione di responsabilità che, nel rispetto della normativa vigente e della contrattazione collettiva, riconosca a questi lavoratori il diritto a quel lavoro stabile che, dopo lunghi anni di sacrifici, si sono guadagnati.
Ma ciò sarà possibile – conclude Arcadio – solo con una significativa revisione dei finanziamenti attribuiti alla Marina Militare, che potrà essere determinata grazie anche all’iniziativa forte e sinergica della rappresentanza parlamentare ionica presente nelle competenti Commissioni.”