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Da un’analisi svolta dalla Banca d’Italia sui costi medi e sui conti correnti ha portato alla luce l’aumento dei prezzi dal 2013 al 2014 soprattutto per i conti più vecchi. Cambiando poco spesso la propria banca si rischia di arrivare a pagare fino a 45€ in più all’anno.

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La spesa media per la gestione di un conto corrente nel 2014 risulta pari a 82,2€, circa 0,3€ in più rispetto al 2013. L’incremento è dovuto all’aumento del numero delle operazioni bancarie da parte della clientela, passando da una media di 131 a 140,4. Le commissioni unitarie per operazione sono, infatti, mediamente diminuite, e la spesa per i canoni ed altre spese fisse è rimasta la stessa.
Se l’operatività sui conti correnti fosse rimasta la stessa nel 2014 si sarebbe registrata una diminuzione delle spese variabili pari a 0,5€, date le riduzioni delle commissioni unitarie. Un altro aspetto da non sottovalutare è l’aumento delle spese fisse al crescere dell’anzianità dei conti correnti: quelli aperti da più di 10 anni vengono a costare circa il 20% in più del costo medio (97,5€), al contrario dei conti aperti da un anno, che costano il 36% di meno del costo medio (52,7€).

I costi nello specifico

Nell’aprire un nuovo conto bancario occorre avere ben presenti i costi che questo comporterà. Nella gestione di un conto corrente esistono una serie di costi fissi, legati all’apertura e alla conduzione dello stesso: questi cosi vengono stipulati nel momento dell’apertura. Esiste, poi, una serie di costi variabili, dipendenti dall’utilizzo che facciamo del conto, dai movimenti di entrate e uscite e dai prelievi di contanti. Tra i costi fissi ci sono l’imposta di bollo, da versare all’apertura del conto, un canone che può essere mensile o annuale e i costi relativi alla carta bancomat e alle comunicazioni dalla Banca. Le spese variabili comprendono le tasse delle commissioni quali gli spostamenti di denaro e i prelievi con la carta di credito o il bancomat.

La buona notizia è non tutti i conti prevedono queste spese. I cosiddetti conti zero spese permettono non solo di azzerare i costi sopracitati, spese come canone e imposte di bollo, ma anche i costi relativi a l’emissione di bonifici, bollette e altri pagamenti.

Nel caso vogliate approfondire l’argomento consigliamo di rivolgersi presso i siti di banche come quello di Hellobank.it in quanto offre informazioni specifiche riguardo a tutto ciò che c’è da sapere riguardo questo vantaggioso tipo di conto corrente, in modo da conoscere tutte le diverse tipologie di questo conto corrente e scegliere quello perfetto per le proprie esigenze.

Quanti risparmiatori hanno ancora un conto all’antica?
Il popolo italiano è formato da correntisti poco mobili, per una serie di ragioni, tra le quali sicuramente la pigrizia, ma anche la mancata consapevolezza di quanto richiede il proprio conto corrente e di quanto si possa risparmiare optando per l’apertura di un altro conto. Anche il timore che il cambio possa rappresentare un’operazione lunga e difficoltosa contribuisce alla mancata decisione. Trovare un conto corrente ideale per le nostre necessità è possibile: occorre valutare attentamente le caratteristiche che richiediamo al nostro conto anche in futuro, ma anche semplicemente optare per l’opzione che permette un risparmio maggiore.

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