«Lo sforzo di aver favorito le condizioni di un’unanime convergenza critica e propositiva del Consiglio Comunale di Grottaglie sul Piano di Riordino Ospedaliero della Regione Puglia ha messo in campo una strategia operativa di alto valore politico.» E’ quanto premette in una nota stampa Mimmo Annicchiarico, capoGruppo Consiliare del movimento “POLIέTICA”.
«Esso – prosegue la nota – ora deve diventare corrente prassi comportamentale su tutte le altre questioni nodali della città e del territorio, Discarica e Leonardo-Finmeccanica in primis, al momento, in verità, rimaste alquanto sacrificate dall’urgenza di aver dovuto mettere in primo piano la salvaguardia del diritto alla salute in ambito sanitario.
E, tuttavia, ancora in tema di miglioramento dell’organizzazione della sanità pubblica, occorre decidersi ad aprire il capitolo nuovo di come affrontare l’enorme problematica, rimasta ingiustificatamente sottotraccia, dei tantissimi bisogni sanitari del tutto insoddisfatti che precedono, seguono o si collocano fuori dal recinto di quelli riconducibili all’organizzazione della rete ospedaliera, e sui quali si notano e si annotano giornalmente scarsa attenzione e palesi inefficienze. Il riferimento è alla programmazione e alla riorganizzazione dei servizi sanitari e sociosanitari della provincia jonica, con particolare riguardo a quelli offerti dai Distretti. Proprio di questo – afferma Annicchiarico – è tempo che si cominci a chiedere conto al novello “miles gloriosus”, cantore di immaginari successi nei suoi piani manageriali, ossia al Direttore Generale della nostra ASL, che, declinando su tutto ogni sua responsabilità, pensa di poter “onorare” il massimo organo democratico di una città, partecipandovi con un’inutile, quanto inaccettabile “presenza-assenza part-time”, buona solo a rendere plasticamente visibile tutta l’improntitudine, con cui un’onnipotente tecnocrazia ormai è solita trattare ciò che resta della democrazia e della politica, in un mondo dominato da un’economia libera di imporre – su tutto e su tutti – solo lo scandaloso primato della “neutrale” logica finanziaria.»