«Come imprenditori e come cittadini non possiamo far finta di non vedere la grave situazione che ogni giorno, soprattutto negli orari di punta, si determina sul Ponte Punta Penna Pizzone in virtù dei lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria da parte di Anas, cui sembra non interessare la sorte dei tanti automobilisti puntualmente bloccati.» A dare voce ai tanti cittadini che da giorni si trovano bloccati su una delle principali arterie di collegamento cittadine è l’ANCE, sezione dei costruttori edili di Confindustria Taranto.
« Eppure – evidenzia la nota dell’ANCE, in altre parti d’Italia Anas notoriamente svolge lavori di manutenzione stradale in orari notturni o comunque non coincidenti con gli orari di punta. È evidente che manchi a questa città una tutela nei confronti delle imprese e dei tanti mezzi aziendali ormai in perenne affanno, con il costo di ritardi, disagi ed inefficienza poste irresponsabilmente a carico di un’economia già segnata da una crisi senza fine.
Altrettanto gravi i disagi posti a carico di chi ogni giorno è costretto ad affrontare l’itinerario per raggiungere il posto di lavoro con grande anticipo per evitare ritardi o assenze .È evidente che a questa città manchi una governance che imponga ad ANAS come ad altre aziende di tener conto delle esigenze dei cittadini, imponendo modalità esecutive celeri e tempestive, con un più consistente impiego di mezzi e lavoratori al fine di completare i lavori in un minor numero di giorni.
A questo – prosegue la nota di ANCE, come noto, si aggiungono blocchi ed interruzioni del Ponte Girevole per effetto delle tante, e troppo spesso non concordate e gestite, manifestazioni di protesta ormai divenute simbolo della confusione e dell’imbarbarimento complessivo della città. Sarebbe oltremodo opportuno, intervenire con la giusta decisione per liberare la città dai blocchi e dalle proteste non autorizzate e non concordate con le istituzioni, dotandosi degli opportuni accorgimenti per una gestione coordinata e tempestiva degli accessi alla città.
Auspichiamo – concludono i costruttori edili di Confindustria Taranto – che agli intendimenti espressi in questi giorni, almeno per una volta, seguano i fatti e si possa restituire alla città quella normale accessibilità e mobilità urbana indispensabile per garantire alle imprese, ed a tutti i cittadini, il diritto di operare e spostarsi liberamente.»