«Il Bando da 500 milioni di euro per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie prende forma, in attesa della sua definitiva approvazione con DPCM e pubblicazione. Un’occasione importante che sembra calzare su alcune delle emergenze di Taranto come già abbiamo avuto tempo di sollecitare in Gennaio.» E’ quanto afferma una nota dell’ANCE TARANTO – Sezione Costruttori Edili di Confindustria Taranto.
«A questi ingenti finanziamenti – chiarisce la nota della ANCE ionica – potranno concorrere soltanto le città metropolitane e i comuni capoluoghi di provincia con proposte progettuali che dovranno riguardare le aree urbane caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi, senza ulteriore consumo di suolo. Lo schema di bando precisa che ogni progetto potrà ricevere un finanziamento massimo di 18 milioni di euro. Per velocizzare la realizzazione degli interventi saranno ammissibili solo progetti definitivi o esecutivi, conformi agli strumenti urbanistici vigenti. Saranno inoltre premiate quelle proposte che prevedono un cofinanziamento, ovvero che siano in grado di “attivare sinergie tra finanziamenti pubblici e privati, laddove il contributo finanziario di questi sia pari almeno al 25% dell’importo complessivo necessario alla realizzazione del progetto”.
Nel testo allo stato disponibile – prosegue la nota degli edili di Confindustria ionica – non sono indicati termini di scadenza, vi è la sola indicazione della data del 31 maggio 2016 entro la quale la Presidenza del Consiglio è chiamata ad approvare i progetti da inserire nel Programma; successivamente saranno stipulate le convenzioni o gli accordi di programma con gli enti promotori dei progetti Ancora una volta ANCE Taranto sollecita le istituzioni locali a far presto per non sprecare un’opportunità assolutamente unica di attivazione di un serio programma di intervento su una delle tante periferie urbane meritevoli di attenzione.
La cantierabilità degli interventi e soprattutto la richiesta capacità di attivare altri investimenti privati e pubblici sono fattori di competizione decisivi che impongono l’adozione di un approccio aperto e collaborativo. Lo schema di bando sulle periferie, infatti, costituisce la base per lavorare con un ampio e positivo coinvolgimento delle forze economiche ed istituzionali del territorio in uno spirito di partecipazione finalmente allargato.
Questa è l’unica strada da seguire – conclude la nota di ANCE Taranto, augurandosi che tale spirito possa almeno una volta prevalere su diffidenze e pregiudizi.»