“Tramite la nota del 28 agosto 2017 della provincia di Taranto – pervenuta ai comuni di San Marzano e Grottaglie – il meet up amici di Beppe Grillo Grottaglie ha preso atto con soddisfazione del giudizio sfavorevole da parte della Provincia di Taranto sulla compatibilità ambientale della richiesta presentata dalla società Linea Ambiente sul raddoppio in verticale del III lotto della discarica in località La Torre Caprarica, e quindi del diniego al rilascio dell’ Autorizzazione Integrata Ambientale e dell’ autorizzazione paesaggistica.” E’ quanto commentano gli attivisti pentastellati grottagliesi.
“Il nostro meet up – prosegue la nota, attraverso l’eurodeputata Rosa D’Amato del movimento 5 stelle, aveva già manifestato la sua contrarietà verso questa richiesta di sopralzo e con una lettera consegnata al sindaco di Grottaglie nel mese di Luglio, sono state evidenziate diverse osservazioni in merito, dalla stabilità del variante, alla tenuta del fondo e della rete del percolato, alle modalità di calcolo della valutazione del rischio. Fino a riservarci – sempre tramite l’eurodeputata D’Amato – di presentare un’interrogazione a Bruxelles per capire se è stata violata la direttiva 2008/98/CE in merito ai principi di autosufficienza e prossimità della gestione dei rifiuti e dei regolamenti che indicano le distanze tra i confini dell’area e alcune zone sensibili, e la protezione del patrimonio naturale e culturale della zona. Naturalmente, il GIUDIZIO SFAVOREVOLE da parte della provincia E’ GIA’ UNA PRIMA VITTORIA ma non bisogna abbassare la guardia. La nostra attenzione e la nostra contrarietà verso questa questione saranno sempre alte, come la nostra volontà nitida di riportare in ambiti più adeguati il livello di tutela della salute dei cittadini.
Non si può aggravare ulteriormente l’impatto ambientale in un territorio già fortemente compromesso come il nostro – conclude la nota del Meet up Amici di Beppe Grillo Grottaglie, e verso azioni come questa, non possono essere tollerate neanche giustificazioni dettate dall’utilità socio-economica di far fronte a una situazione di emergenza perché, a parer nostro, richiederebbero ben altri interventi strutturali.“