Arriva a sentenza presso il tribunale di Taranto il caso delle morti causate da amianto ed altre sostanze inquinanti emesse dall’ILVA. Ben 28 dirigenti dello stabilimento siderurgico sono stati giudicati colpevoli, le pene più alte sono state inflitte agli ex manager della vecchia Italsider pubblica, tra cui spicca il nome di Giambattista Spallanzani, condannato a 9 anni.
I giudici hanno inotre condannato a sei anni di reclusione l’ex presidente dell’Ilva Fabio Riva e l’ex direttore dello stabilimento di Taranto Luigi Capogrosso, coinvolti anche nell’inchiesta per disastro ambientale che approda, il 19 maggio prossimo, all’udienza preliminare. Dichiarato il non doversi procedere nei confronti di Emilio Riva, morto lo scorso mese, per il quale il pm aveva chiesto la condanna a 4 anni e mezzo di carcere. Sono 31 i casi di omicidio colposo trattati nel corso del processo.
Il Ministro dell’Ambiente Galletti, appreso della sentenza, ha commentato: “Sul caso Taranto l’esecutivo ha le idee chiare e abbiamo già approvato il piano ambientale: faremo di tutto per portarlo a termine“, ricordando che il piano prevede che l’Ilva “sia un’azienda che salvi i posti di lavoro ma, allo stesso tempo, sia ambientalizzata al 100%“.