«Sapere e saper fare, è il principio che ispira il progetto del MIUR sull’alternanza scuola-lavoro. Un incontro di saperi che merita rispetto e che pretendiamo non si debba trasformare in una esperienza “terribile” o “mortificante” per gli studenti italiani e tarantini in particolare.»
A lanciare il monito è Patrizia Mignolo, segretaria provinciale della Confsal, che già lo scorso anno era intervenuta denunciando “casi” al limite della legalità, con giovani studenti chiamati a svolgere attività tutt’altro che formative all’interno di aziende del territorio. «Il prossimo 15 giugno il sistema informativo del MIUR chiuderà i termini per la presentazione delle proposte progettuali in ambito di alternanza scuola-lavoro – dice la Mignolo – e mi attendo la massima attenzione da parte delle istituzioni preposte, dei dirigenti scolastici, e il massimo rigore e rispetto etico per fondi strutturali utilizzati, da parte delle imprese e delle strutture ospitanti.
Proprio negli scorsi mesi l’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, aveva emesso avviso pubblico per il potenziamento dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, confermando se mai ce ne fosse bisogno la validità di uno strumento che se ben utilizzato consentirebbe ai nostri ragazzi di entrare in contratto con il mondo dell’occupazione attiva, passando per una esperienza altamente formativa.
Rivendichiamo dunque il rispetto della mission pensata dal legislatore europeo – spiega la Segretaria della Confsal – partendo da un utilizzo opportuno, attento e rispettoso degli obiettivi da raggiungere attraverso i Fondi strutturali e del Fondo Sociale Europeo 2014-2020.»