“Abbiamo scoperto che molti residenti hanno subito più di due furti all’interno delle loro abitazioni e che la nostra sicurezza è sempre più minata. Ci hanno infatti riferito che molti ragazzi hanno subito aggressioni notturne, subendo anche delle lesioni fisiche”, così Irene Lamanna alla conclusione della raccolta firme a San Vito. Infatti ieri nei pressi della Chiesa di San Vito si è svolta una raccolta firme per chiedere l’installazione degli impianti di videosorveglianza e sicurezza. L’iniziativa è partita dai residenti stessi che, stanchi dei continui furti e atti vandalici che si susseguono nella zona da qualche mese, hanno deciso di intervenire in maniera più compatta. Circa quattrocento le firme raccolte che verranno consegnate quanto prima al Prefetto e al Questore di Taranto.
“Siamo molto soddisfatti dell’affluenza – continua Lamanna -. Gia’ prima di montare il gazebo, c’era gente che ci aspettava. Inoltre abbiamo ricevuto l’attenzione delle forze dell’ordine presenti durante tutta l’iniziativa. Ma, stando lì, abbiamo raccolto i racconto di tanti sanvitesi e ci siamo resi conto che ormai la situazione è proprio sfuggita di mano e che mai come ora abbiamo bisogno della presenza delle istituzioni. Tante le testimonianze di vittime di furti e di giovani, donne e anziani che ultimamente sono stati aggrediti passeggiando per le strade del nostro quartiere. La nostra richiesta è dunque più forte e ci auguriamo che Prefetto e Questore intervengano quanto prima”.
“Ho passato la mattinata con i residenti del quartiere San Vito – racconta Mimmo Lardiello che ha redatto il testo della lettera per la raccolta firme – Ho visto persone belle, sorrisi, speranze. Ma in quel quartiere la gente è stanca di sentirsi abbandonata. Raccontano storie di quattro o anche cinque furti subiti nelle abitazioni . Raccontano la scelta di vivere in un quartiere nato per essere un gioiello sul mare e diventato col tempo un monumento all’abbandono”.
Intanto continuano ad arrivare richieste da parte di altri cittadini che vogliono partecipare con la loro firma alla richiesta di sicurezza.
“Per questo motivo, credo che riprenderemo la raccolta in queste settimane. Continueremo verso questa direzione per la salvaguardia delle nostre famiglie e delle nostre case”, conclude Lamanna.
Tra le richieste anche una maggiore illuminazione nel quartiere.