“Con il 2021 entra pienamente in attività un nuovo prodotto di finanziamento a disposizione delle imprese agricole.
Si sono concluse, infatti, le operazioni sul SIAN, il portale informatico del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, per permettere alle imprese di attivare il cosiddetto “pegno rotativo” ma anche agli istituti bancari di visionare direttamente le produzioni certificate di qualità delle singole aziende loro clienti.
Lo strumento, introdotto per norma da un emendamento al Cura Italia promosso dal M5S, permette alle imprese agricole di ottenere da un istituto di credito le risorse finanziarie di cui necessitano ad un tasso inferiore, mettendo a pegno la propria produzione ma mantenendo il bene nelle proprie disponibilità per le successive fasi di maturazione e affinamento.
Una volta posto in vendita, il bene vincolato verrà sostituito con un altro bene della stessa qualità che inizierà il processo a sua volta.
Quindi, il pegno “ruota”, cioè si sposta di volta in volta sul nuovo bene prodotto quando quello precedentemente dato a garanzia viene venduto.”
Così interviene il deputato Gianpaolo Cassese in merito alla attivazione del pegno rotativo e al nuovo credito per le produzioni di qualità.
“Come ha ricordato il Sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe L’Abbate – spiega Cassese – le imprese agricole e gli istituti finanziari potranno finalmente controllare direttamente, attraverso un proprio account, le produzioni certificate presenti sul portale informatico del Mipaaf e l’istituto finanziario avrà il vantaggio di fornire il credito con la garanzia reale rappresentata dal bene che, nel corso del tempo, acquisirà valore.
Il prestito, quindi, sarà gestito dall’impresa che potrà dedicarsi, con tutte le sue energie, alla valorizzazione della sua produzione, avendo la custodia del bene prodotto”
“Questa misura, che abbiamo fortemente voluto – aggiunge il deputato della Commissione Agricoltura – interesserà tutti i prodotti di qualità certificati, incluse le bevande spiritose come liquori, acquaviti, distillati, oltre che il vino e l’olio, con evidenti ricadute positive soprattutto per quei territori, come la Puglia, che emergono proprio per le produzioni vitivinicole ed olivicole olearie”.
“Numerosi istituti bancari hanno già siglato i primi accordi con le imprese agricole, con una stima iniziale di oltre cento milioni di euro. Molto attivo soprattutto il comparto vitivinicolo dove l’affinamento è direttamente collegato ad un aumento del valore del bene.
Lo strumento finanziario permetterà di garantire maggiore liquidità agli imprenditori agroalimentari ma anche maggiore tranquillità dal punto di vista finanziario per consentire loro di impegnarsi nel lungo periodo di affinamento dei prodotti che remunerano gli investimenti solo dopo la loro definitiva maturazione” spiega il deputato grottagliese.
“Questo prodotto non ha richiesto ulteriori risorse ma solo un “tavolo di lavoro” e il mettere a sistema le potenzialità già esistenti. Infatti, si utilizzano le registrazioni delle produzioni che le imprese effettuano sul SIAN, gestito dal Mipaaf e perciò avente caratteristiche di Registro Pubblico.
Le annotazioni sono utilizzate dalle banche per farne un finanziamento garantito, in grado di diminuire l’assorbimento patrimoniale dovuto alla concessione del credito e quindi il tasso applicato” ancora Cassese.
“L’impresa a sua volta ottiene un finanziamento a tasso inferiore, in grado di sfruttare gli adempimenti che è già tenuta ad effettuare, ma anche innovativo poiché può far “ruotare” la propria produzione di qualità senza avere l’assillo di dover rimborsare il credito ricevuto. Tutto il sistema ne beneficia dopo che ciascuna parte ha dialogato con l’altra su questioni tecniche di comune interesse” dichiara il parlamentare che conclude:
“Voglio ringraziare il sottosegretario L’Abbate che sta contribuendo in modo decisivo alla crescita dell’agricoltura di qualità anche stimolando l’introduzione di metodi di lavoro innovativi.”