«Trecento milioni di euro di fondi comunitari da assegnare a 121 consorzi di bonifica in tutta Italia e non saper come fare. Attualmente, infatti, non esistono sistemi di valutazione in grado di individuare dei criteri per l’assegnazione delle risorse del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) destinate ai consorzi di bonifica.»
Lo afferma un comunicato del MoVimento 5 Stelle, che prosegue: «È quanto ammesso oggi alla Camera dei Deputati in Commissione Agricoltura dallo stesso Ministero delle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari in seguito all’interrogazione del Movimento 5 Stelle su quali “parametri utilizzerà il dicastero per valutare l’efficienza dei Consorzi per l’assegnazione delle risorse e quali sono le linee guida del Piano irriguo nazionale.
“Siamo almeno soddisfatti dell’ammissione del Ministero dell’Agricoltura che, in seguito al nostro pressing – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – ha ribadito la necessità di valutare in via preliminare la reale efficienza dei 121 consorzi di bonifica italiani prima di assegnare e distribuire loro 300 milioni di euro di fondi Ue. Una maggiore stretta dovrebbe arrivare anche sul Piano irriguo nazionale. Secondo quanto riportato dal viceministro Andrea Olivero, infatti, il finanziamento delle opere previste, già tutte appaltate, sarà vincolato alla presentazione di una relazione sulla gestione delle fasi esecutive e alla compilazione di una scheda tecnica sulle fonti di approvvigionamento, nodi e tronchi della rete irrigua.
Questa rappresenta una piccola goccia nel mare dell’emergenza idrica – conclude L’Abbate – che periodicamente si ripropone su tutto il territorio nazionale e che, oramai, non ammette più alcuno spreco ma richiama il senso civico degli amministratori a tutti i livelli su un uso corretto e mirato dei soldi pubblici”.