Il biologico rappresenta un settore in costante crescita che rappresenta una fetta importante del Made in Italy.
Proprio per favorire e promuovere la conversione al metodo bio delle imprese agricole a agroalimentari italiane, la Camera ha approvato ieri sera la proposta di legge in materia, arenatasi al Senato nella scorsa Legislatura. Tra le novità normative vi è l’introduzione di un marchio per il bio italiano così da distinguere tutti i prodotti biologici realizzati con materie prime coltivate o allevate nel nostro Paese, un modo per garantire la massima trasparenza sull’origine e la filiera dei prodotti e per rendere maggiormente consapevoli i consumatori. Viene istituito, inoltre, un Tavolo tecnico presso il ministero delle Politiche Agricole che coinvolgerà esperti, ricercatori e rappresentanti del settore della produzione biologica al fine di individuare le criticità del settore e offrire le relative soluzioni. Viene rafforzata, poi, la filiera biologica incentivando l’aggregazione dei produttori.
“Siamo i primi al mondo a riconoscere per legge i bio-distretti – dichiarano i deputati pugliesi Giuseppe L’Abbate e Gianpaolo Cassese, componenti M5S della Commissione Agricoltura della Camera e cofirmatari della proposta di legge – daremo così il giusto valore agli attori che operano nei tanti distretti biologici italiani e permetteremo lo sviluppo e la crescita di questi virtuosi sistemi produttivi locali. Grazie a questa legge rispondiamo ad esigenze di un settore, quello agricolo, che da anni attende aggiornamenti normativi e migliorie per la tutela del comparto biologico. Nonché rappresenta un modello produttivo di notevole interesse per la nostra regione”.
La Puglia, infatti, secondo i dati SINAB 2017, è una delle tre regioni più bio d’Italia. Gli ettari coltivati a biologico sono 25.853 e gli operatori biologici risultano 10.029, con un incremento del 50% rispetto all’anno precedente. Un andamento che rispecchia un aumento tendenziale dei consumi con le ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell’agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati che complessivamente sono in aumento addirittura dell’81%.
Dopo aver incassato l’approvazione a Montecitorio, la legge sul biologico approda al Senato. “Ci auguriamo che l’iter si concluda presto compatibilmente con le tempistiche parlamentari – concludono Cassese e L’Abbate – Questo per conferire un ulteriore strumento di sviluppo e crescita alla nostra Puglia ed a tutto il comparto agricolo”.