Il Governo Conte valuterà l’idea di estendere il Registro Unico dei Controlli Ispettivi sulle imprese agricole (RUCI) anche a tutta la filiera delle imprese agroalimentari così come richiesto dal Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati.
Nel registro affluiscono i dati concernenti i controlli effettuati da parte di organi di polizia e dai competenti organi di vigilanza e di controllo, nonché degli organismi pagatori e da organismi privati autorizzati. L’obiettivo è quello di evitare duplicazioni e sovrapposizioni nei procedimenti di controllo rivolti alle aziende agricole, cercando di arrecare meno intralcio possibile. La soluzione del RUCI ha già trovato generalizzato apprezzamento da parte delle imprese, con un conseguente risparmio di spesa.
“Siamo sempre stati in prima linea per rafforzare i controlli in questo settore e al tempo stesso semplificare la burocrazia – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, esponente 5 Stelle in Commissione Agricoltura a Montecitorio – Ciò non significa abbassare gli standard qualitativi ma potenziarli, mettendo fine all’inutile duplicazione dei controlli nelle aziende agricole, al dispendio di energie e risorse, anche pubbliche, che non aveva più motivo di esistere in un sistema ormai completamente tracciato e informatizzato. Prima di procedere a una nuova ispezione, infatti – prosegue il parlamentare pugliese M5S – è già possibile recuperare tutte le informazioni sulle visite precedenti in materia fiscale, previdenziale, urbanistico, della sicurezza sul lavoro, ambientale, agricolo e sanitaria.
Visti i risultati positivi ottenuti dall’istituzione del RUCI per le imprese agricole, estenderlo anche alle aziende agroalimentari ci permetterà di rendere ancora più competitivo il nostro made in Italy – conclude Giuseppe L’Abbate – difendendolo dalle agromafie e dalla contraffazione. Accogliamo pertanto con favore questa notizia del Governo e ci impegniamo fin da subito affinché diventi realtà”.