«Suona ancora più forte il campanello d’allarme sul caporalato , dopo i dati presentati da Assosomm e le giuste preoccupazioni di Confeuro.» Lo dichiara il senatore Dario Stefàno, componente della Commissione Agricoltura di Palazzo Madama, dopo la presentazione dei dati Assosomm oggi a Palazzo Chigi, nel corso del convegno “Attiviamo lavoro. Le potenzialità del lavoro in somministrazione nel settore dell’agricoltura”, organizzato da The European House Ambrosetti.
«Agghiacciante e insopportabile la fotografia emersa – prosegue il senatore salentino: 400 mila lavoratori coinvolti nel caporalato e un trend in crescita del tasso di irregolarità in agricoltura. Mi auguro si possa procedere, con priorità e massima urgenza, all’esame del ddl in Senato. Una fotografia che impone di agire subito: disagio abitativo e ambientale, lavoro di 12 ore al giorno per un salario giornaliero inferiore del 50% rispetto ai contratti nazionali, alloggi fatiscenti, nessuna tutela.
Il disegno di legge del governo – spiega Stefàno – al quale peraltro è associato anche un ddl a mia firma ora in Commissione, purtroppo rischia di non essere sufficiente. Dalle righe dell’analisi, infatti, emerge la necessità di affiancare a tali misure legislative un’ulteriore fase di studio e approfondimento che solo una Commissione d’inchiesta sarebbe in grado di garantire.
Il caporalato – conclude Stefàno – è un fenomeno infimo e subdolo che rischia di continuare ad insinuarsi tra le pieghe del sistema normativo e, dunque, di sopravvivere. Ecco perchè, per debellarlo occorre un approccio scientifico che sappia bilanciare adeguatamente studio approfondito e misure di contrasto».