«Apprendiamo dalla stampa che Aeroporti di Puglia ha comunicato che, a causa di lavori di potenziamento delle infrastrutture di volo e il prolungamento della pista, l’aeroporto di Bari resterà chiuso al traffico dal 28 febbraio sino a l’8 marzo 2018 e, tutti voli previsti saranno effettuati presso l’aeroporto di Brindisi. Logica vorrebbe che, almeno in quel periodo, per i suddetti voli si potesse utilizzare lo scalo di Grottaglie-Taranto visto che ha un aeroporto sottoutilizzato con la pista più lunga del sud Europa.» Lo riporta una nota a firma di Francesco Donatelli, Massimo Serio e Aurelio Marangella del gruppo consiliare “Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista” di Grottaglie.
«Eppure – sottolinea la nota di MDP – Articolo 1 – gli impegni e le dichiarazioni del Presidente Michele Emiliano non lasciavano alcun dubbio quando ha testualmente affermato che “l’aeroporto di Grottaglie non può essere solo un aeroporto industriale, deve essere abilitato a svolgere tutte le funzioni per cui è stato creato, l’Ente Aeroporti di Puglia deve utilizzare i quattro aeroporti in condizioni di parità”. Non solo. Ha sempre dato ampia assicurazione in tale senso in occasione della Mozione sottoscritta nel novembre 2015 da 14 consiglieri regionali, da quella approvata dal Consiglio regionale nell’ottobre 2016 presentata dal consigliere Liviano e quella del luglio scorso presentata dai Consiglieri Mazzarano e Pentassuglia. Ci piacerebbe conoscere i reali motivi per il quale il presidente Emiliano consente ad Aeroporti di Puglia di fare il bello e cattivo tempo sull’utilizzo degli aeroporti pugliesi arrogandosi le discutibili scelte in barba alla logica del risparmio dei costi e forzando lo stesso sistema aeroportuale pugliese. Di fatto, AdP, ignorando l’esistenza dell’Arlotta di Grottaglie riduce il diritto alla mobilità dei pugliesi oltre ad arrecare un danno di immagine al sistema turistico della Puglia come avvenuto il 18 ottobre scorso, quando quattro voli diretti a Bari e due diretti a Brindisi sono stati dirottati a Pescara e Lamezia Terme creando enormi disagi ai passeggeri.
Peraltro, appena qualche giorno fa, l’assessore allo sviluppo economico, Michele Mazzarano, è venuto a Grottaglie in un pubblico incontro con la città e con le associazioni che si battono per la riapertura dello scalo grottagliese, ad illustrare le intenzioni del governo regionale alla luce della delibera di indirizzo approvata dalla Giunta regionale confermando la volontà di attivarsi in tal senso.
Noi crediamo che ci siano le condizioni per una reale inversione di tendenza per cui la Regione Puglia, proprietaria degli aeroporti, debba imporre al gestore AdP di rispettare il diritto alla mobilità dei pugliesi e utilizzare anche lo scalo grottagliese, almeno in casi come quelli soprariportati, in attesa di avviare tutti gli adempimenti necessari per rispettare quanto deliberato dalla Giunta regionale con il proprio atto di indirizzo.
Per quanto sopra esposto – conclude la nota a firma di Donatelli, Serio e Marangella, chiediamo al sindaco D’Alò di attivare tutti gli strumenti necessari per il raggiungimento di tale obiettivo e di convocare urgentemente il Consiglio Comunale in una seduta monotematica alla presenza del Presidente Michele Emiliano.»