Si è spento Orazio Del Monaco, maestro ceramista. Sopra una intervista sulla ceramica di Grottaglie, rilasciata nel lontano 1991.
Avviato all’arte ceramica nella Bottega paterna dall’infanzia, frequenta le scuole superiori a Faenza, presso l’Istituto d’arte per la Ceramica “G. Ballardini”, negli anni in cui insegna Angelo Biancini e durante i quali l’istituto e i suoi prestigiosi laboratori sono frequentati anche da Ivo Sassi, Pino Spagnulo, Carlo Zauli. Dopo il diploma consegue il perfezionamento sui materiali “ceramici avanzati” presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna. Per circa quarant’anni è stato docente di Tecnologia e Chimica dei materiali ceramici presso l’Istituto Statale d’Arte “V. Calò” di Grottaglie. E’ stato membro del Comitato Tecnico Scientifico per la valorizzazione del Marchio Doc della Ceramica artistica tradizionale e consulente del Ministro dell’Industria, Artigianato ed Attività produttive. E’ stato presidente dell’Associazione Ceramisti di Grottaglie. Autore di diverse pubblicazioni scientifiche nel campo della Tecnologia dei materiali ceramici è docente a contratto a partire dall’anno accademico 1999/2000, per circa un decennio, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari e incaricato del Laboratorio di sperimentazione e didattica delle tecnologie ceramiche paleostoriche e storiche.
Intervista alla Rai rilasciata a marzo 2018
Alcune sue opere
tratto dal sito /www.bottegadelmonaco.it
Opera di carattere e significato surrealista, realizzata con i profilati in argilla utilizzati per realizare le anse degli oggetti di uso comune. Modellato plastico astratto-ornamentale. Anni ’60.
Opera di carattere e significato surrealista. Realizzata con lo stesso procedimento delle opere precedenti. Rappresenta il “Suono”, ovvero è il modellato plastico astratto delle “onde sonore”. Opera vincitrice alla Triennale di Milano del 1964
“Il Mare”. Opera vincitrice del Primo Premio d’arte moderna “Deruta”, 1968. Fu collocata nella piazza delle Poste a Londra.
Involucro
Il Gallo”. Reinterpretazione del simbolo più rappresentativo della ceramica grottagliese.
“I componenti dell’elettronica”. Opera vincitrice del Premio d’arte moderna “Elettronica e Arte”, Città di Cervia, 1970
Scultura a tutto tondo realizzata in bronzo, di mt 2,40; è rappresentata una madre che porta il figlio al Tempio come atto di consacrazione alla fede cristiana ed è collocata all’ingresso della Chiesa dell’Addolorata di Taranto
Via Crucis. Nastro in maiolica di m 65 x 0.90 modellato a basso rilievo. Sequenza compositiva di 14 parti modulate. Parrocchia di S. Giovanni Bosco di Taranto
Scultura a tuttotondo in argento di m 1,80. Rappresenta S. Cataldo ed è collocata nel Duomo di S. Cataldo in Taranto
Pannello in argilla cotta di m 30x 6 modellato ad altorilievo. Rappresenta la vita e i miracoli di S.Francesco di Paola ed è collocata sull’altare maggiore della Chiesa di S.Francesco di Paola a Bari
Scultura in terracotta invetriata, modellata a tuttotondo su un unico blocco di m 1,60. “Quali gli orientamenti della produzione ceramica?”. Vincitore del primo premio “Grottaglie ceramica” 1995/96
Busto in Bronzo del Beato Bernardo Clausi. Collocato nel Santuario di Paola (Cosenza)
Busto in Bronzo del Beato Bernardo Clausi. Collocato nel Santuario di Paola (Cosenza)
Busto in bronzo di Sua Eccellenza Monsignor Guglielmo Motolese, Arcivescovo di Taranto.
Busto in bronzo di Archita di Taranto. Collocato nel Liceo ginnasio “Archita” di Taranto
Produzione ceramica realizzata sulla base prototipi della tradizione locale
Schizzi preparatori della Via Crucis della Chiesa di S. Giovanni Bosco