Il 29 Aprile 2015, alle ore 9,30 la Flai Cgil Taranto, lo spi cgil Taranto coordinati dalla Camera del Lavoro di Taranto, daranno vita allo sciopero al rovescio.
«Si tratterà di uno sciopero – spiega un comunicato – che vede disoccupati, precari, lavoratori e cittadini che escono da uno stato di attesa e di forzata inattività, scegliendo di impiegare volontariamente la propria forza lavoro al servizio della comunità in opere di pubblica utilità azione simbolica e pratica attraverso la quale la società si riappropria del diritto al lavoro. Lo sciopero che promuoviamo sarà presso il quartiere Tamburi di Taranto, perché vogliamo ripartire da questa terra per riaffermare il diritto alla qualità della vita e chiedere un’ accelerazione degli interventi di bonifica della terra e del mare di Taranto. L’obiettivo è dare opportunità di Lavoro a chi nella nostra terra ha perso la speranza, far conciliare il diritto al lavoro e alla salute. Lo facciamo con un gesto simbolico, la piantumazione di albero di Pino e tamerici, i primi assorbono l’inquinamento dell’aria catturando ad esempio le polveri sottili, le tamerici invece assorbono l’inquinamento dal terreno permettendo a questo, dopo 4/5 anni di essere recuperato con la coltivazione di alimenti. Il terreno individuato era in uno stato di degrado, collocato tra palazzine, gli stessi condomini avevano chiesto l’affidamento del terreno all’Arca Jonica, noi abbiamo ripulito il terreno, predisponendolo per la piantumazione.
Il tutto – prosegue il comunicato sindacale – è avvenuto con il supporto dell’Arca jonica che ci ha permesso di svolgere l’iniziativa, dell’ARIF che ha messo a disposizione piante e mezzi, della collettività del quartiere Tamburi di Taranto e dei lavoratori forestali, braccianti, pensionati che daranno vita allo sciopero al rovescio.
In quella circostanza verranno commemorati tutti i sindacalisti che si sono impegnati per il diritto al lavoro e alla salute, pagando con la loro vita il prezzo del loro impegno, a loro verrà dedicata una poesia, scritta da un autore locale Diego Fasulo.»