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L’ottantenne M° Luis Bacalov è un grande musicista che, in una lunghissima e straordinaria carriera, ha “visitato” tutti i generi musicali eseguendo un vasto repertorio e componendo brani di successo di generi diversi, dalla musica leggera alla classica, fino al tango del quale è un protagonista assoluto a livello mondiale.

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Soprattutto Luis Bacalov è un profondo conoscitore del nostro Paese, dove vive dal lontano 1959; da nove anni, inoltre, è il Direttore principale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto con cui collabora assiduamente realizzando ogni anno numerosi concerti.

Ieri da Taranto ha lanciato un appello alle Istituzioni per il futuro dell’Orchestra ICO della Magna Grecia: «la Cultura è fondamentale per la crescita civile di un popolo, ma c’è anche l’aspetto economico, perché la Cultura fa mangiare, malgrado la battutaccia infelice di un ex Ministro (riferimento a una dichiarazione di Giulio Tremonti – NdR), centinaia di migliaia di persone, in Italia come nel resto del mondo, perché Cultura significa anche scuola elementare, liceo, università, arte, letteratura, pittura: non si capisce come si possa pensare di azzerare o diminuire l’impegno delle Istituzioni nell’appoggio forte alla Cultura, e nella Cultura c’è anche l’Orchestra ICO della Magna Grecia».

Luis Bacalov si è poi soffermato più in particolare sul futuro dell’organico orchestrale del quale è Direttore principale: «io mi auguro che si realizzi un tavolo aperto di concertazione attorno al quale si siedano, per il confronto e la discussione, l’Orchestra ICO della Magna Grecia e tutte le Istituzioni, ovvero Comune, Provincia e Regione per trovare il modo di sostenere l’Orchestra e lo sviluppo socio-culturale di quello che rappresenta nel territorio l’Orchestra ICO della Magna Grecia».

Gli ha fatto eco Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra ICO della Magna Grecia: «questo è un momento importante e strategico per il futuro di tutte le ICO dì Italia: oggi è quanto mai importante sedersi a un tavolo istituzionale affinché ci sia un futuro chiaro per l’Orchestra ICO della Magna Grecia, che non appartiene a nessuno di noi, ma appartiene a tutto il territorio comunale, provinciale e regionale. Oggi è importante capire come poter affrontare e risolvere la crisi di un sistema economico, perché non può entrare in crisi la nostra identità, soprattutto quando, come nel caso dell’Orchestra ICO della Magna Grecia, produce occupazione e ricchezza».

«Da ventuno anni l’Orchestra ICO della Magna Grecia – ha poi detto Piero Romano – svolge sul territorio jonico un ruolo importantissimo per la cultura in generale, e per la musica in particolare, tanto da aver meritato dieci anni fa il riconoscimento di ICO (Istituzione Concertistica Orchestrale) da parte del Ministero MIBACT tramite un decreto ministeriale che l’ha inserita tra le dodici orchestre più importanti in Italia».

«Oggi l’Orchestra ICO della Magna Grecia – ha concluso Piero Romano – è l’unica istituzione del territorio che produce musica e che crea importante occupazione, è un crogiuolo di energia e di intenti positivi, soprattutto di speranze per quella occupazione alternativa alla vocazione industriale del territorio, una alternativa che si rivolge alla storia, alla cultura e al turismo, una alternativa nella quale tanti giovani professionisti hanno sperato e creduto fin dai primi anni di studi, una speranza che oggi è diventata solida realtà per tanti di loro che, grazie all’Orchestra ICO della Magna Grecia, sono riusciti a finalizzare i loro studi creando una famiglia con figli e comprando una casa. Ecco cosa è oggi la Cultura per l’Italia e cosa è l’Orchestra ICO della Magna Grecia per il nostro territorio».

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