Un’altra tradizione tra credenza popolare, religiosità, curiosità, viene spesso messa in atto nel mese di giugno: la barca di San Pietro. Si tratta di una tradizione di origine popolare e contadina, diffusa principalmente nel Nord Italia.
Si attua nella notte tra il 28 e il 29 giugno, notte che poi porta al giorno della festa dei Santi Pietro e Paolo, il 29 giugno, ed ha un iter simile a quello dell’acqua di San Giovanni.
Come si prepara la Barca di San Pietro
Per far fede a questa tradizione, bisogna munirsi di un contenitore trasparente preferibilmente in vetro, acqua, un uovo. Nella notte tra il 28 e il 29 giugno viene preparato il contenitore pieno d’acqua, in questa acqua si fa colare un albume di uovo, poi il tutto viene lasciato all’aperto per tutta la notte su un davanzale, un giardino, ecc… per permettere al preparato di assorbire la rugiada.
Al mattino seguente, nell’acqua, saranno visibili delle figure, delle forme, create dall’albume, che prendono le sembianze di una barca con una o più vele. A seconda di come appaiono le vele, si ottiene un buono o cattivo auspicio sul proprio futuro o più diffusamente sull’agricoltura, sul raccolto ecc..
Il fenomeno della Barca e delle vele
La credenza vuole che San Pietro apostolo – in origine un pescatore – vada a soffiare all’interno dei contenitori facendo apparire una barca.
Il fenomeno avviene dovutamente alle variazioni termiche tra il giorno e la notte, il freddo-umido della notte agisce sulla densità dell’albume che aumenta, scendendo lentamente sul fondo del contenitore e creando quindi la barca. Il fondo, a contatto col calore immagazzinato dalla superficie su cui poggia nelle ore diurne, fa risalire le molecole d’acqua verso l’alto, creando l’effetto delle vele. A ciò, si aggiunge l’effetto del primo sole del mattino, che riscalda nuovamente l’atmosfera e quindi anche l’albume che tenderà nuovamente a salire formando appunto altre vele.
Come si interpreta la barca di San Pietro?
In principio il rito serviva per predire le future condizioni meteorologiche essenziali per la buona riuscita dei raccolti. Poi il significato si è esteso alla buona sorte, all’amore, alla famiglia. A seconda della forma delle “vele” si può prevedere come sarà l’annata successiva. Se sono ampie e aperte si prevede bel tempo e sole, se sono chiuse e strette si prevede tempo avverso. In molte regioni si usa questo antico rito per prevedere matrimoni o nascite.
Più la figura del veliero è chiara e definita e ricca di particolari, maggiore sarà la fortuna. Le vele aperte indicano prosperità e fortuna. Più alberi maestri ci sono, quindi più vele ci sono, maggiore sarà la buona sorte.
Invece se la barca è appena abbozzata e poco definita, con pochi alberi e con le vele chiuse e strette , si prospetta un’annata poco proficua, e in senso più esteso, non sarà un anno fortunato, in nessun campo.